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Casi sociali: le città prevedono un aumento

A causa della crisi economica, il numero di beneficiari dell'aiuto sociale è destinato a crescere: è quanto risulta dalle stime dell'«Iniziativa delle città», l'organo che rappresenta gli interessi degli agglomerati urbani presso Confederazione e Cantoni.

In particolare, per l’anno in corso è pronosticata una progressione del 10-20%; nel 2010, la crescita potrebbe ammontare fino al 30%. Tali cifre sono state esposte lunedì a Berna da Ruedi Meier, presidente dell’«Iniziativa delle città» e municipale di Lucerna.

Il responsabile dei servizi sociali di Winthertur Ernst Schedler, riferendosi alle cifre positive del 2008, ha dal canto suo parlato di «calma prima della tempesta». La situazione economica ancora buona dello scorso anno ha permesso una riduzione media del 7% del numero di coloro che beneficiano dell’aiuto sociale in otto grandi città elvetiche.

Tuttavia, anche durante questo periodo di elevata congiuntura, le persone senza attività lucrativa e dipendenti dall’aiuto sociale hanno avuto difficoltà a trovare un impiego. I cambiamenti strutturali all’interno dell’economia hanno infatti determinato la soppressione di posti di lavoro generici.

«Di conseguenza, numerose persone poco qualificate o con handicap sono escluse dal mercato del lavoro», indica l’associazione. Una volta esaurite le prestazioni dell’assicurazione disoccupazione, esse dipendono dall’aiuto sociale per anni.

In periodo di crisi, il diritto di ogni individuo di inserirsi nel mercato del lavoro è quindi più che mai una chimera, sottolineano i servizi sociali di diverse città svizzere. Queste ultime chiedono pertanto un intervento concreto da parte della Confederazione e dei Cantoni.

swissinfo.ch e agenzie

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