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Il successo degli alcopops fatti in casa

L'importazione e il consumo di alcopops industriali in Svizzera sono in calo. Per movimentare le serate i giovani preferiscono prepararsi i cocktail a casa propria.

Questo contenuto è stato pubblicato il 17 marzo 2008 minuti

Sulle 2830 persone tra i 17 e i 26 anni interrogati nel quadro di uno studio commissionato dall'Ufficio federale della sanità pubblica, il 42% ha indicato di consumare almeno una volta al mese una bibita alcolica preparata personalmente o da amici.

Il prezzo - cresciuto dopo l'introduzione di una tassa nel 2004 - è la ragione principale che incita i giovani a mischiare le proprie bevande, rilevano gli autori dello studio. Gli alcolici acquistati separatamente costano in effetti meno dei prodotti già pronti.

L'alcolico maggiormente utilizzato è la vodka, le cui importazioni sono salite dai 700'000 litri del 2002 agli attuali 1,2 milioni.

Per aggirare la tassa, i produttori di alcopops hanno dal canto loro modificato le ricette, rendendo le loro bevande meno zuccherate e quindi meno attrattive. La preparazione del proprio cocktail permette quindi anche di scegliere il gusto e dosare il tasso alcolico.

Il sondaggio, realizzato dall'Alta scuola specializzata della Svizzera nord-occidentale, sottolinea inoltre che, assieme alla birra, gli alcopops sono la bevanda alcolica favorita dai giovani.

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