Rael non può insediarsi in Svizzera
A causa delle sue opinioni su pedofilia e clonazione umana, il capo del movimento raeliano non potrà abitare in Svizzera. La Corte suprema elvetica ha confermato il veto delle autorità vallesane.
Cittadino francese e fondatore del controverso movimento, Claude Vorilhon è accusato di promuovere una libertà sessuale assoluta, col rischio di derive nei confronti dei minorenni, punite severamente dal codice penale. Il suo nome è inoltre associato alla società Clonaid, che propone servizi per la clonazione umana, vietata dalla Costituzione federale.
I giudici di Losanna hanno dunque confermato che l’interesse pubblico a eliminare il rischio di violazioni dell’integrità sessuale dei minori e della dignità umana prevale su qualsiasi altra considerazione. Rael ha tuttavia già espresso l’intenzione di proseguire la sua battaglia giuridica fino alla Corte dei diritti umani di Strasburgo.
Il guru del movimento raeliano sostiene di volersi insediare a Miège, nel Vallese centrale, per lavorare quale “rappresentante commerciale” di un’azienda vinicola di prorietà di uno dei suoi seguaci.
La sua richiesta, inoltrata nel 2006, è stata tuttavia rifiutata, dapprima dall’ufficio cantonale degli stranieri, poi dal governo e infine dal Tribunale cantonale, per motivi legati all’ordine pubblico e alla difesa della morale.

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