Solferino: appello finale dalla gioventù
Circa 240 giovani, in rappresentanza delle società nazionali della Croce Rossa, si recati a piedi o in bus da Solferino a Ginevra per partecipare alla cerimonia per i 150 anni del movimento tenutasi giovedì nella città di Calvino.
In occasione dell'evento è stato rivolto alle autorità politiche presenti un appello, redatto in occasione del recente incontro mondiale dei giovani della Croce rossa, affinché siano affrontate le sfide umanitarie più urgenti. Durante la cerimonia è stato messo l'accento sul ruolo nella gioventù in seno al movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.
Oltre alla guerra, all'educazione, al sostegno ai più deboli, tra le priorità indicate nella dichiarazione figurano la salute, l'ecologia e i cambiamenti climatici. Il testo è stato letto in francese, inglese, arabo e spagnolo.
Rivolgendosi ai giovani, provenienti da 120 paesi, il presidente del CICR Jakob Kellenberger ha affermato: «Non vi siete limitati a spostarvi fisicamente, ma avete effettuato un cammino psicologico, impegnandovi personalmente ad agire».
Alla manifestazione hanno partecipato numerosi rappresentanti dell'ONU, della comunità internazionale, del cantone e della città di Ginevra così come la prima cittadina della Confederazione Chiara Simoneschi-Cortesi.
Il movimento della Croce Rossa celebra quest'anno un triplice avvenimento: i 150 anni della battaglia di Solferino, i 90 anni della creazione della Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e i 60 anni della Convenzione di Ginevra.
swissinfo.ch e agenzie

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