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Svanisce il sogno dei “titani”

Stephan Keller tra due francesi. La sua espulsione sul finire del primo tempo ha pesantemente influito sul risultato finale Keystone

Sconfitta ma non umiliata, la Nazionale svizzera Under 21 esce di scena all'Europeo. In finale si affronteranno Francia e Cechia.

Gli equilibri tattici della semifinale di Basilea, dove i sorprendenti “svizzerini” erano chiamati ad affrontare i galletti francesi, sono stati scombinati al 43esimo, quando l’arbitro – forse ingenerosamente – ha espulso Keller, per doppia ammonizione. Nella ripresa la Francia, in 11 contro 10, ha preso il largo, grazie alle reti di Steed Malbranque e Olivier Sorlin.

L’altra semifinale ha visto il successo ai supplementari della Cechia ai danni della favorita Italia.

Tutti in vacanza ma a testa alta

Prima del “rompete le righe”, il St. Jakob – dopo aver bersagliato la terna arbitrale al rientro negli spogliatoi – ha festeggiato i “titani”, autori di uno splendido torneo.

Ludo Magnin, Keller, Meyer, Beney & Co. hanno salutato i numerosi tifosi (30 mila paganti) e hanno ricevuto in cambio un lungo applauso. Quello dei beniamini del calcio senza confini: quello che punta sull’entusiasmo e su un buon amalgama tra i giocatori.

Ora tutti in vacanza, in attesa del prossimo campionato, o – come nel caso dei giocatori del Basilea – dei preliminari di Champions League.

2002 storico per il pallone rossocrociato

Oltre cent’anni sono passati dalla fondazione dell’ASF, l’Associazione svizzera di calcio: il 2002 resterà una data scritta a caratteri cubitali nell’albo d’oro del mondo pallonaro svizzero.

La Nazionale Under 17 di Markus Frei merita la prima pagina con il meritato titolo europeo in Danimarca battendo in finale proprio …la Francia.

Francia indigesta invece all’Under 21, che lascia però l’Europeo in semifinale, dopo un cammino entusiasmante, che ha messo in luce parecchi talenti del calcio elvetico.

Cognomi stranieri ma spirito svizzero

Vi sono senza dubbio figli di emigranti nella nuova generazione di calciatori rossocrociati (Melunovic, Berisha, lo stesso Ricardo Cabanas) ma anche svizzeri DOC come Keller, Grichting, Frei e Friedli.

Un dato confortante perché questo testimonia che il mondo del pallone elvetico sta evolvendosi e riesce perfettamente ad integrare diverse scuole calcistiche: al talento naturale degli slavi va abbinata la concretezza e la sagacia tattica degli svizzeri.

La parola d’ordine è “rispetto”

Oltre che un buon allenatore, Bernard Challandes – neocastellano purosangue – è un buon psicologo: “Alla loro età, i ragazzi sono ancora molto ricettivi. Cerco, al di fuori del campo, di inculcare loro certi valori”.

La parola d’ordine della truppa-Challandes è semplice: rispetto. Ancora Mister Challandes: “Il rispetto di noi stessi, del giocatore che lascia il campo ad un suo compagno, il rispetto nei confronti dello staff, delle proprie camere d’albergo all’hotel e quello verso il pubblico”.

Quanti giovani promossi nella Nazionale A?

Svizzera ed Austria vogliono organizzare i Campionati Europei nel 2008: quale miglior viatico per il mondo del pallone elvetico? I risultati colti dalle selezioni giovanili di Frei, rispettivamente Challandes, dimostrano che anche in Svizzera vi sono giovani, ma anche allenatori preparati.

Ma quanti elementi dell’Under 21 verranno promossi nella Nazionale A? Non bisogna dimenticare che Kuhn ha lavorato proprio con i giovani, prima di sostituire Trossero sulla panchina maggiore. Cabanas e Frei (oltre a Ludo Magnin) fanno già parte dei quadri A: ci arriveranno presto anche Grichting, Meyer e Keller?

Il valore ritrovato della maglia rossocrociata

Difficile muovere mostri sacri come Henchoz o Müller: tuttavia ora vi sono parecchi giocatori che farebbero salti di gioia per indossare la maglia svizzera della Nazionale maggiore.

Sono passati i tempi dei rifiuti di certi “senatori”, viziati dalle troppe partite (e dai molti soldi) come quelli ad esempio di Chapuisat, Henchoz (poi tornato sui suoi passi) e Sforza. Ora scalpitano Gygax, Berisha, Melunovic, Zanni e Beney.

I ragazzi di Bernard Challandes hanno avuto il grande merito di calamitare la grande folla in stadi come l’Hardturm o il super tecnologico St. Jakob Park di Basilea.

Osservatori da mezza Europa

Insomma, l’Europeo Under 21 é stato un ottimo biglietto da visita per il calcio rossocrociato, che ha messo in mostra parecchi talenti e presto passerà alla…cassa.

Sulle tribune del St. Jakob Park, anche in occasione della semifinale contro la Francia, si sono visti osservatori provenienti da mezza Europa.

Sandro Mazzola (ds del Torino), Alessandro Gaucci (presidente vulcanico del Perugia) si sono “innamorati” di Alex Frei, centravanti del Servette, due reti all’Europeo. Silvano Ramaccioni, responsabile dell’area tecnica del Milan, ha seguito Stefan Keller, difensore dello Zurigo.

Senza dimenticare che Ricardo Cabanas, il regista del gioco svizzero, è richiesto dal Deportivo La Coruna (che giocherà la Champions League) e dalla rivelazione del campionato italiano: il Chievo.

Filippo Frizzi

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