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Svizzera all’ONU: gestire meglio le foreste

Il bosco copre il 31% della superficie della Svizzera picswiss.ch

Secondo uno studio svizzero, una migliore gestione delle foreste potrebbe contribuire in modo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi del Millennio.

Presentato nel corso del quinto Forum delle Nazioni unite sulle foreste, lo studio sottolinea come decentralizzare la gestione delle foreste contribuisca al loro mantenimento.

Gli Obiettivi del Millennio, approvati da 191 paesi nel 2000, si prefiggono di dimezzare la povertà e combattere la fame nel mondo nel corso dei prossimi 10 anni. Secondo il Forum delle Nazioni unite sulle foreste, il bosco è di fondamentale importanza per il raggiungimento di questi obiettivi: gli alberi contribuiscono al mantenimento della fertilità delle superfici agricole, proteggono le riserve idriche e rappresentano una fonte di sussistenza e guadagno per più 350 milioni di persone.

Svizzera in prima linea

A margine della quinta edizione del Forum (New York 16-27 maggio 2005), la Svizzera ha offerto delle indicazioni utili alla salvaguardia dei boschi e all’istituzione di un rapporto «sano» con le risorse forestali.

Secondo Christian Küchli e Jürgen Blaser, dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAFP), una decentralizzazione della gestione, sotto l’attenta supervisione governativa, può permettere di migliorare il rendimento di una foresta, senza saccheggiarla, creando possibilità di investimenti e ripartendo gli utili in maniera equa.

A New York è stato presentato il libro «La politica della decentralizzazione», sottotitolato «Foreste, potere ed esseri umani». Il volume, al cui finanziamento ha contribuito anche Berna, dedica una quindicina di pagine all’esempio elvetico in fatto di politica forestale. L’autore, Christian Küchli, giunge alla conclusione che la gestione dei boschi è una sfida che richiede un continuo adattamento ai mutamenti sociali.

Attenti alle foreste

Al Forum ha fatto sentire la sua voce anche Wangari Maathai, premio Nobel per la pace nel 2004, che da anni s’impegna in favore del rimboschimento in Africa. Per la Maathai i dirigenti dovrebbero sporcarsi le mani e piantare degli alberi per bloccare l’allarmante distruzione e degradazione delle foreste. A suo avviso finora si sarebbe parlato molto e fatto poco per risolvere il problema.

«Le élites dei vostri paesi», ha detto la Maathai ai convenuti, «devono imparare a sporcarsi le mani. Devono toccare la terra, perché è nella terra che crescono gli alberi».

Il Forum è stato creato nel 2000 con l’obiettivo di favorire lo sfruttamento sostenibile, il mantenimento e lo sviluppo di tutte le foreste. Per raggiungere questo scopo si cerca di rafforzare il sostegno politico a lungo termine.

Tutti i paesi membri delle Nazioni unite partecipano al Forum sulle foreste. I lavori vengono guidati da un gruppo di cinque persone che cambia ogni anno. Attualmente questo compito è affidato ai rappresentanti della Colombia, della Francia, della Romania, dell’Uganda e dell’Indonesia.

swissinfo e agenzie

Forum ONU sulle foreste, New York, 16-27 maggio 2005.
Presenti 300 rappresentanti governamentali, tra di loro 40 ministri.
Secondo l’ONU, il tasso di disboscamento annuo si aggira intorno ai 9,4 milioni di ettari.

Gli obiettivi del Millennio sono stati formulati dall’ONU nel 2000. 191 paesi, tra i quali la Svizzera, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2015.

I punti principali prevedono la riduzione della povertà e della fame, un’educazione di base per tutti, la promozione dell’uguaglianza tra i sessi e dell’autonomia delle donne.

Si vuole inoltre ridurre la mortalità infantile, migliorare la salute delle madri, combattere l’Aids, la malaria e altre malattie, assicurare uno sfruttamento sostenibile dell’ambiente e istituire un partenariato mondiale per lo sviluppo.

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