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Svizzera-Italia: piccole imprese, gran potenziale

Alla due giorni ligure partecipano politici, esperti economici e imprenditori Keystone

La ministra dell'economia elvetica Doris Leuthard e quella italiana per il commercio internazionale hanno aperto a Genova un incontro bilaterale destinato alle piccole e medie imprese.

Il potenziamento dei contatti fra PMI dovrebbe permettere di intensificare ulteriormente le relazioni economiche fra i due Stati.

Italia e Svizzera devono collaborare per crescere insieme: è il messaggio lanciato giovedì dalla consigliera federale Doris Leuthard nel suo discorso all’apertura di “The Meeting 06-Genova”, prima conferenza economica e di partenariato tra i due Paesi a Palazzo San Giorgio, a Genova.

In seno alla due giorni ligure, esperti, imprenditori e politici partecipano a una serie di discussioni con l’obiettivo di tracciare un quadro più completo possibile dell’attuale scenario politico-economico transfrontaliero.

Intensificare le relazioni economiche

La responsabile del Dipartimento federale dell’economia (DFE) ha sottolineato che l’Italia è dal 2004 il secondo partner commerciale della Svizzera, dopo la Germania. «La Svizzera importa più beni dall’Italia che da Giappone, Stati Uniti, Cina e Russia riuniti», ha affermato la ministra elvetica.

Le relazioni commerciali fra la Svizzera e la vicina penisola crescono attualmente del 10%. Per l’ambasciatore svizzero a Roma, Bruno Spinner, si può però ancora fare di più: «Sono convinto che esista un potenziale ancora inespresso e che le relazioni economiche bilaterali si possano ulteriormente intensificare», ha detto.

Attualmente, l’85% degli scambi si fanno con il Nord Italia. Doris Leuthard ha perciò auspicato un potenziamento dei rapporti economici con le regioni del Sud e ha affermato che l’ambasciata elvetica intende promuovere il convegno del 2007 proprio nel meridione.

Tra gli scopi dell’incontro vi è anche quello di sviluppare la cooperazione tra le piccole e medie imprese dei due Stati. «In certi casi, la barriera linguistica e culturale è ancora presente», ha detto a swissinfo Dagmar Schmid, consigliera presso l’ambasciata svizzera in Italia e incaricata dell’organizzazione dell’evento. «Tramite eventi come questi vogliamo facilitare i contatti».

Colmare il ritardo

Dal canto suo, la ministra italiana per il commercio internazionale e le politiche europee, Emma Bonino, ha sottolineato l’importanza delle realizzazioni di opere infrastrutturali per i collegamenti internazionali e quindi per lo sviluppo dell’economia del Paese.

A questo proposito, Doris Leuthard ha affermato che «con il progetto Alptransit, la Svizzera fornisce un importante contributo al potenziamento dell’asse ferroviario fra il nord e il sud dell’Europa».

Ha poi chiesto all’Italia di realizzare i collegamenti ferroviari necessari a sud delle nuove linee del Lötschberg e del Gottardo. Un allacciamento che da parte italiana necessita ancora di parecchi interventi. «In alcuni casi i lavori non sono ancora iniziati», fa notare Dagmar Schmid.

«L’Italia si è risvegliata dopo una lunga siesta», ha affermato Emma Bonino per spiegare il ritardo accumulato dal suo paese. La ministra italiana, che si dice ottimista riguardo una rapida realizzazione di questo progetto, ha affermato che il suo paese investirà miliardi per migliorare le infrastrutture nella pianura del Po. «Finanziamenti ai quali parteciperanno anche dei privati», ha precisato.

swissinfo e agenzie

Con una quota del 9.8% nel commercio estero svizzero, l’Italia rappresenta il secondo partner commerciale più importante del paese alle spalle della Germania (25.4%) e davanti alla Francia (9.3%).

La bilancia commerciale della Svizzera con l’Italia è tradizionalmente deficitaria (la Svizzera importa più di quello che esporta). Nel 2005, il saldo negativo è stato di 1.7 miliardi di franchi.

L’Italia è il secondo fornitore più importante del mercato svizzero (11% delle importazioni) e costituisce il quarto principale mercato d’esportazione (9% delle esportazioni svizzere vi si dirigono).

In Italia, la Svizzera esporta soprattutto prodotti chimici, farmaceutici, macchine e energia elettrica. Tra le principali importazioni, accanto ai prodotti farmaceutici e ai macchinari, pure capi d’abbigliamento e prodotti agricoli o alimentari.

L’Italia del Nord, Toscana compresa, rappresenta circa l’85% del commercio svizzero con il paese mediterraneo.

Sotto le Alpi svizzere si stanno scavando due nuove trasversali ferroviarie alpine ad alta velocità. In futuro, treni merci e passeggeri sfrecceranno sotto le Alpi a 250 km/h.

Il cuore di Alptransit, “il cantiere del secolo”, sono due tunnel di base. Quello del Lötschberg (34.6 km) è stato completato e sarà inaugurato nel 2007. Quello del San Gottardo (57 km, il più lungo al mondo) sarà terminato solo nel 2015.

Alptransit è stato approvato dal popolo nel 1992. Come tutti i progetti epocali ha il suo prezzo: 24 miliardi di franchi.

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