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Tappa importante per il tunnel del Lötschberg

La gioia dei minatori per il raggiungimento del primo traguardo Keystone

Conclusa la prima delle cinque fasi che condurranno alla caduta dell'ultimo diaframma del Lötschberg, prevista per il 2004.

Se la tabella di marcia continuerà ad essere rispettata, il traforo sarà aperto nel 2007.

Correva l’anno 1397 e già bernesi e vallesani sognavano l’esistenza di un asse di raccordo tra le due regioni. Lo testimonia un documento firmato a Münster (VS). Ma è solo cinque secoli più tardi, con la costruzione della prima linea ferroviaria del Lötschberg, che il loro desiderio è stato esaudito.

Dal 1906 al 1913, ottomila operai lavorano su questo cantiere. Tre quarti di secolo dopo le mine tornano a brillare. È il 1976 e i lavori appena cominciati porteranno al raddoppio della linea su tutta la sua lunghezza.

Il tunnel dei romandi

Con l’introduzione della tassa sul traffico pesante, nel 1985, il progetto di nuove linee ferroviarie alpine (NEAT) è rilanciato. Un anno più tardi, il Lötschberg inizia la sua corsa. Ed è l’inizio del duello Gottardo-Lötschberg.

I romandi – che hanno come alleato il canton Berna – difendono a spada tratta la loro galleria, quell’asse che sognavano da cinquecento anni.

Nel 1994, sono costretti a scegliere tra una galleria a binario doppio, realizzata dopo il Gottardo e quindi non prima del 2020, o un tunnel aperto in tempi più brevi, ma con un troncone a un solo binario. Scelgono la seconda opzione. E hanno partita vinta… “alla svizzera”, vale a dire con un compromesso.

Germinal

Allora, una volta ancora, l’uomo sfida la montagna e comincia a perforarla. Un’impresa difficile, il granito è particolarmente duro.

Più tardi i lavori causano il cedimento di un villaggio dell’alto Vallese. A San German le case si ricoprono di crepe e le canalizzazioni cominciano a perdere acqua. La colpa viene data al tunnel che si scava nelle vicinanze del villaggio.

Nell’estate del 2002 i minatori incrociano le braccia. Il calore, la polvere, le emanazioni di ammoniaca… Soffocano. Quando è troppo, è troppo, e decidono di scioperare. Il lavoro riprenderà qualche giorno più tardi.

Una storia che sta per compiersi

Guerre politiche, difficoltà tecniche, scioperi… Se si prende in considerazione tutto ciò, il traguardo raggiunto è una tappa importante della storia del Lötschberg, il segno che un vecchio sogno sta per realizzarsi.

Un sogno che mette in primo piano gli aspetti pratici del Lötschberg, la sua utilità. Il traforo dovrebbe infatti migliorare l’infrastruttura ferroviaria di transito sull’asse Basilea – Berna – Briga – Milano per il traffico merci.

In particolare i tempi di percorrenza della tratta Berna – Sion saranno ridotti. Inoltre ci sarà la possibilità di usufruire di treni navetta per le autovetture.

2007: fine dei lavori

Ma la galleria del Lötschberg sarà davvero utile? Anche con un binario solo? “Bisogna finire i lavori, completarla”, risponde Michel Béguelin, presidente della Comunità d’interessi Sempione-Lötschberg.

“Questo è un problema politico”, continua il consigliere agli Stati vodese (PS). Un problema che da anni è lo stesso. Il Gottardo e il Lötschberg devono dividersi il denaro destinato al progetto NEAT. E le riserve sono agli sgoccioli.

“Dovremo chiedere un credito supplementare”, spiega Béguelin, “e i gottardisti vedrebbero di malocchio che si sviluppi il Lötschberg, quando i lavori nel loro tunnel sono in ritardo e ben lungi dall’essere terminati”.

Detto questo, il socialista vodese ritiene che il problema vada affrontato su scala nazionale e che sarebbe ora di mettere definitivamente da parte le scaramucce tra regioni o tra cantoni.

Per il momento la cosa più importante è portare a termine il tunnel a un binario. Non è ancora cosa fatta, quella di venerdì, per quanto importante, non è stata che una tappa. La caduta dell’ultimo diaframma di roccia è prevista per il 2004. Solo allora l’aria potrà circolare da Nord verso Sud. I treni, invece, dovranno attendere il 2007.

Alexandra Richard, swissinfo (traduzione: Doris Lucini, swissinfo)

1985: introduzione della tassa sul traffico pesante. Rilancio del progetto NEAT.
1992: accordo di transito con l’UE che prevede di raddoppiare la capacità di trasporto misto treno-strada. Il popolo dice sì al progetto NEAT (Gottardo e Lötschberg).
1994: inizio dei lavori al Lötschberg.
1999: il Parlamento vota un credito di 12,6 miliardi di franchi per NEAT, una cifra fino ad allora mai concessa.
2004: i lavori di traforo dovrebbero essere terminati.
2007: data prevista per l’apertura della galleria del Lötschberg.

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