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Teniamo alta la tradizione UNSEARCH

La nascita della nuova squadra di calcio dell'AC Lugano offre l'occasione per parlare del settore sportivo luganese.

Intervista con Giovanni Cansani, municipale di Lugano e capo del Dicastero sport.

Giovanni Cansani, perché la Città di Lugano ritiene importante la fusione fra AC Lugano e FC Malcantone/Agno?

È importante innanzitutto per tenere alta una tradizione che va salvaguardata.

In passato l’ex FC Lugano ha vinto due campionati di serie A e diverse coppe svizzere. Riteniamo perciò che il nome della città merita di figurare ancora e sempre nell’élite del calcio svizzero.

Abbiamo anche strutture sportive adeguate a questi livelli. E poi la prospettiva di giocare in una divisione di qualità, con le migliori squadre svizzere, rappresenta un importante incentivo per i giovani calciatori luganesi.

L’uscita del FC Lugano dalla serie A è stato uno choc per la Città di Lugano?

No, non direi che sia uno choc. Già altre volte è capitato e siamo risaliti subito o dopo un purgatorio più o meno lungo.

È stato invece uno choc vergognoso il modo con il quale siamo usciti: frode e ruberie per pagare grandezze e megalomanie!

Non è sicuramente indispensabile tornare in serie A, ma è senz’altro auspicabile.

Concretamente, il Municipio di Lugano come intende aiutare la nuova squadra e lo sport in generale?

Il Municipio già oggi spende più di 1 milione di franchi per mantenere le strutture adatte.

Si farà carico in prima persona di aiutare tutti i movimenti giovanili delle società sportive luganesi – nel 2004 ci sono da ripartire 400’000 franchi – dunque anche la società cittadina di calcio.

È un nostro obbligo darci da fare per fare in modo che le società municipalizzate (Aziende Industriali Luganesi o Casinò SA, ad esempio) aiutino chi dà lustro al nome della città: se l’AC Lugano dovesse tornare in serie A dovrebbe avere gli stessi aiuti che oggi ci si impegna a dare all’HC Lugano (hockey su ghiaccio), ai Lugano Tigers (basket) o alla squadra di pallanuoto.

E gli altri sport?

A parte il trascorso storico, il calcio non occupa posizioni di preminenza preconcette.

Faccio comunque notare che i giovani che praticano il calcio nelle nostre società sportive (scuola calcio, FC Rapid, AC Lugano) sono quasi 800!

Per le altre discipline abbiamo i 413 della ginnastica Lugano (più i 153 della ginnastica Breganzona), 271 dell’HC Lugano, 150 di Judo Budo, 373 di Lugano nuoto, 228 del club pattinaggio, 266 del club di basket , 160 del club alpino e per gli altri siamo sotto ai 100.

È quindi chiaro che per i giovani il calcio è la prima scelta. E il Municipio ne tiene e ne vuole tener conto.

swissinfo, Nenad Stojanovic, Lugano

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