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Terremoto ai vertici di Swissmedic

In attesa di un nuovo direttore, il presidente dell'istituto Swissmedic, Christine Beerli, assumerà alcuni compiti direttivi Keystone

Il direttore dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici e altri quattro membri della direzione hanno rassegnato le dimissioni.

Da tempo l’istituto Swissmedic è accusato di essere poco trasparente, eccessivamente burocratico e di applicare pratiche troppo restrittive per l’omologazione di medicinali.

L’istituto Swissmedic, nato nel 2002, è stato più volte al centro delle critiche. Ora il direttore Franz Schneller e altri quattro membri della direzione hanno dovuto lasciare. Lo ha annunciato giovedì Christine Beerli, presidente del consiglio dell’istituto.

«Non si tratta di far cadere delle teste, ma di mettere le persone giuste al posto giusto», ha spiegato Beerli durante una conferenza stampa convocata a Berna. La decisione è entrata in vigore mercoledì a mezzogiorno, ha precisato.

La crisi covava da tempo sotto le ceneri. Incaricato del controllo dei medicinali e dei prodotti terapeutici, Swissmedic ha attirato le critiche sia dei responsabili politici, sia degli operatori della salute. L’istituto ha la fama di essere opaco e burocratico. Le ultime accuse erano incentrate sulle pratiche restrittive nell’ambito dell’omologazione dei medicinali.

Numerose lacune

Per ridare credibilità a Swissmedic, il consiglio dell’istituto ha avviato a fine maggio un’analisi dettagliata del suo funzionamento. Le lacune portate alla luce dall’analisi sono numerose: «incapacità di imporre delle decisioni», «priorità non definite», «numero eccessivo di persone subordinate direttamente al direttore».

«Uno degli obiettivi del rapporto era quello di esaminare e di adattare le strutture della direzione», ha ricordato Christine Beerli. Franz Schneller, che dirigeva l’istituto da 18 mesi, è la principale vittima del rimpasto. La presidente di Swissmedic ha tuttavia espresso un riconoscimento del suo lavoro.

Come due suoi altri colleghi, Schneller lascia Swissmedic su base volontaria. Altri due membri della direzione hanno rifiutato l’accordo proposto dal consiglio e sono stati licenziati. Beerli non esclude tuttavia che alla fine si possa arrivare ad un’intesa. «Non abbiamo offerto dei paracaduti d’oro», ha precisato.

Direzione rafforzata

Il posto di direttore è ora stato messo a concorso. Proveniente dal settore farmaceutico, il futuro direttore deve saper comunicare e disporre di una buona capacità dirigenziale. Per gli altri posti, Christine Beerli si è felicitata di aver potuto trovare all’interno le persone adatte ai compiti di direzione.

Nel frattempo, alcuni compiti saranno assunti dal vicedirettore Hans-Beat Jenny. Christine Beerli assicurerà dal canto suo funzioni operative quali l’autorizzazione dei medicinali.

Il consiglio dell’istituto vedrà aumentate le sue prerogative. «Funzionerà come una sorta di consiglio d’amministrazione», ha spiegato Markus Dürr, membro del consiglio. «Le responsabilità sono state chiarite».

L’organizzazione della direzione sarà più verticale. Il numero di dipartimenti, ereditati dal vecchio Ufficio intercantonale per il controllo dei medicinali e dall’unità degli agenti terapeutici dell’Ufficio federale della sanità pubblica, sarà ridotto.

Tutte le tappe della riorganizzazione sono state seguite dal Dipartimento federale degli interni. Da qui a dicembre, il consiglio dell’istituto riceverà un nuovo mandato di prestazioni definito dalla Confederazione per il periodo 2007-2010.

Reazioni positive

La notizia è stata accolta molto favorevolmente. Il ministro della sanità Pascal Couchepin è soddisfatto perché «il consiglio di Swissmedic si è assunto le sue responsabilità» precisa un comunicato. Couchepin adesso si augura che le misure diano i loro frutti e che garantiscano un clima di fiducia all’interno e all’esterno di Swissmedic.

Anche Interpharma, l’associazione delle imprese farmaceutiche di ricerca, loda il «coraggio» del consiglio e della sua presidente. Il nuovo team diretto a interim da Christine Beerli «ha tutta la nostra fiducia» ha affermato Thomas Cueni, dirigente di Interpharma.

Le misure annunciate giovedì sono state accolte positivamente anche dalla Società svizzera dei farmacisti dell’amministrazione e degli ospedali (GSASA). La misura è molto importante per la credibilità di Swissmedic, afferma il suo presidente Enea Martinelli, secondo il quale si tratta di un «inizio buono e promettente». Il processo comunque deve continuare anche ad altri livelli, precisa.

swissinfo e agenzie

Creato il 1° gennaio 2002, l’istituto Swissmedic è l’autorità nazionale di sorveglianza sui prodotti terapeutici in Svizzera. In quanto organo di diritto della Confederazione, l’istituto con sede a Berna, è organizzato e gestito in modo autonomo. Dispone di un proprio budget ed è collegato al Dipartimento federale degli interni.

Swissmedic controlla l’efficacia e la sicurezza dei medicinali e dei dispositivi medici disponibili sul mercato svizzero. I suoi compiti comprendono l’autorizzazione per la produzione e il commercio dei medicinali.

Il suo finanziamento è assicurato dai contributi federali versati per le prestazioni d’interesse pubblico e le remunerazioni delle prestazioni fornite a terzi.

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