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Tutti in sella, scatta il ciclismo

Il bernese Sven Montgomery corre per l'italiana Fassa Bortolo Keystone

Inizia il 10 marzo con la classica Parigi-Nizza la lunga stagione del ciclismo internazionale.

Da Parigi a Nizza, passando dalla Spagna (dove si sta svolgendo la Vuelta Murcia) prima di arrivare a Sanremo: la stagione del ciclismo ha già dato i primi colpi di pedale e, con la classica Parigi-Nizza (da domenica 10 al 17 marzo), leva il sipario sulla stagione 2002.

Gilberto Simoni, vincitore del Giro d’Italia e Lance Armstrong (trionfatore al Tour de France oltre che al Giro della Svizzera 2001) sono stati, assieme all’olandese Erik Dekker – vincitore della Coppa del Mondo – gli indiscussi protagonisti dell’anno scorso. Durante l’inverno però il “ciclo-mercato” ha prodotto tanti cambi di maglia, qualcuno anche clamoroso, come ad esempio quello di Mario Cipollini, che ha abbandonato la Saeco per passare all’Acqua & Sapone.

Il “navigato” Zülle e l’emergente Montgomery

Ma qual è il barometro in “Casa svizzera” alla vigilia della stagione su due ruote? Vincitore della tappa regina del Delfinato e al Midi Libre, Sven Montgomery (25 anni) l’anno scorso aveva debuttato al meglio, con il 6° posto al Tour de Romandie. Poi però una tremenda caduta al Tour de France: stagione conclusa anzitempo, sei mesi senza corse. Dopo due anni passati alla Française des Jeux, il giovane bernese ha lasciato la Francia alla volta dell’Italia: vestirà infatti la casacca della Fassa Bortolo che quest’anno ha già raccolto vittorie con Petacchi e Ivanov.

Incontrato recentemente in Ticino, dove ha dato i primi colpi di pedale, Sven Montgomery ha le formiche alle gambe. “Il debutto in Ticino è stato buono” – ha detto il corridore rossocrociato – “anche perché mi sono reso conto di non aver più paura in discesa. Spero di rientrare presto nel plotone anche se per la forma migliore bisognerà attendere ancora un po’ di tempo. Sono assente da sei mesi e quindi mi manca il ritmo: vorrà dire che sarà un debutto soft?”.

Montgomery a suo agio tra grandi campioni

Montgomery fa parte di una formazione (la Fassa Bortolo) che conta campioni del calibro di Francesco Casagrande, Wladimir Belli, Michele Bartoli e Sergej Gontchar. Come dire che coesistere con così tanti leader non sarà sempre facile. Una squadra solida: “Siamo in 25”, continua Montgomery, “e vi saranno molti leader: talvolta siamo presenti in 3 prove differenti contemporaneamente. Di principio non abbiamo un capo-squadra fisso e predefinito: ci si mette al servizio del più in forma. Mi trovo bene alla Fassa, diretta da Giancarlo Ferretti, ex patron dell’Ariostesa di Pascal Richard”.

“Obiettivo? Vincere il Tour de Suisse” Il plotone pedala già da un mesetto ma per “Monty” l’inizio è stato difficile: quali gli obiettivi stagionali? “Ho sofferto per una tendinite all’inizio anno ma ora va molto meglio, ho potuto svolgere al meglio la preparazione. Spero di arrivare in ottima forma in giugno per il Tour de Suisse. Si tratta di una gara a tappe che mi motiva particolarmente quest’anno con le tappe che passano dalle mie parti. Eppoi vi sarà la “Grande Boucle”: non so ancora quale sarà il mio ruolo al Tour de France. Penso che farò parte del gruppetto di corridori “protetti” dalla squadra, sia per puntare alla classifica generale sia per giocare le mie carte negli arrivi in salita”.

Alex Zülle collezionista di Vuelta “Avevo bisogno di questa vittoria”, ha detto alla fine Alex Zülle, e chi conosce la sua storia recente sa che non si tratta di una frase fatta. Aveva bisogno, il trentatreenne svizzero, di un successo che lo rilanciasse, meglio se ottenuto in una corsa di buon livello come la Vuelta Valenciana dopo quello ottenuto alla Vuelta d’Algarve qualche settimana fa, in tempo quindi per programmare l’assalto a obiettivi prestigiosi fissati più avanti nel tempo.

La quinta e ultima tappa della corsa spagnola era fatta apposta per lanciare verso il trionfo l’ex campione del mondo a cronometro (Lugano ’96): con 20″ da recuperare sulla maglia gialla Colom, Di Luca e Basso – il rivale più pericoloso per la vittoria finale – e una prova contro il tempo di 24 km scarsi completamente piatti, Zülle non ha avuto problemi nel mettere in fila i rivali. Ha chiuso la gara in 28’34”, a una media superiore ai 49 km/orari.

Rilancio alla grande dopo le grane Festina

Per Zülle un primo posto che significa rilancio dopo tre anni in progressivo calo: tre successi nel ’99, due nel 2000, uno solo l’anno scorso per l’ex vincitore della Vuelta, coinvolto come i suoi compagni dall’inchiesta sul doping che travolse la Festina al Tour del ’98 e in seguito alla quale ha scontato una squalifica di quattro mesi da gennaio ad aprile del ’99.

Dopo di allora, lo svizzero non era più riuscito a tornare ai livelli di un tempo: ci riprova adesso, nonostante gli anni sul groppone, puntando sulla propria indubitabile classe e sulla voglia di riscatto che lo anima. Ha pagato per aver sbagliato, è stato spesso bersagliato dalla sfortuna (vedi cadute varie?) e ora è di nuovo animato dal “sacro fuoco”: il ciclismo svizzero ha riacquistato un campione?

La Svizzera ha nuove frecce al proprio arco Bertogliati, Cancellara, Clerc, Nuttli: la pattuglia svizzera sale in sella con parecchi nuovi assi nella manica. Il ciclismo svizzero ritrova linfa ed entusiasmo: questi giovani hanno già ottenuto ottimi risultati. Bisogna lasciar loro due stagioni di tempo perché raggiungano la maturità necessaria nel difficile mondo dei professionisti. La Svizzera potrà inoltre contare su una formazione Phonak, che oltre ad Oskar Camenzind, allinea alcuni giovani talenti.

Filippo Frizzi

Calendario Coppa del Mondo 2002
23 marzo Milano-Sanremo (Ita)
7 aprile Giro delle Fiandre (Bel)
14 aprile Parigi-Roubaix (Fra)
21 aprile Liegi-Bastogne-Liegi (Bel)
28 aprile Amstel Gold Race (Ola)
4 agosto Amburgo (Ger)
10 agosto San Sebastian (Spa)
18 agosto Zurigo (CH)
6 ottobre Parigi-Tours (Fra)
19 ottobre Giro di Lombardia (Ita)

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