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Überlingen: il consiglio federale chiede scusa

Hanno commentato il rapporto tedesco sulla catastrofe aerea: da destra, Moritz Leuenberger, Alexander von Ziegler e Jean Overnay Keystone

Dopo la pubblicazione del rapporto d'inchiesta sulla collisione aerea di Überlingen, che fece 71 vittime, il governo riconosce che errori sono stati commessi anche in Svizzera.

Secondo gli investigatori tedeschi, sia il controllore di volo della società elvetica Skyguide, responsabile della sorveglianza dello spazio aereo in cui è avvenuto l’incidente, sia i piloti del velivolo russo hanno sbagliato.

In una lettera al presidente russo Vladimir Putin, il presidente della Confederazione Joseph Deiss presenta le scuse del governo e «ribadisce i sentimenti di profondo rincrescimento». Secondo un comunicato della Cancelleria federale, Deiss promette che la Svizzera appurerà le responsabilità e trarrà le conseguenze, «anche penali».

A nome del Consiglio federale, il capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) Moritz Leuenberger ha testimoniato, in una conferenza stampa a Berna, la solidarietà con le famiglie delle vittime. Il ministro dei trasporti ha espresso gratitudine alle autorità tedesche per la collaborazione fornita.

L’incommensurabile dolore provocato dall’incidente ha toccato da vicino la popolazione e le autorità elvetiche, che sono consapevoli che le compensazioni finanziarie non possono lenire il dolore delle famiglie.

Indennizzi per le famiglie

Il Consiglio federale auspica che, con la pubblicazione del rapporto, le trattative con le famiglie non ancora indennizzate possano presto concludersi con una soluzione soddisfacente per tutte le parti.

Il fatto, riconosciuto con rammarico da Leuenberger, che non tutte abbiano ancora ottenuto riparazione non è imputabile al fondo comune creato nel giugno del 2003 da Svizzera, Germania e Skyguide, che mirava ad un indennizzo rapido, generoso e senza implicazioni giudiziarie.

Alexander von Ziegler, rappresentante del fondo di indennizzo, ha dichiarato che il risarcimento per le famiglie deve essere globale, e esclude successive richieste via denunce in altri tribunali, ad esempio negli Stati Uniti.

Le trattative, che avrebbero dovuto svolgersi rapidamente, sono state rallentate dagli avvocati di alcune famiglie delle vittime, che chiedevano indennizzi più consistenti. Von Ziegler ha detto che vi sono stati ostacoli anche nelle trattative con le compagnie aeree, che sono pure chiamate a partecipare al fondo.

Responsabilità di Skyguide

Il rapporto attribuisce responsabilità a Skyguide, la società di controllo aereo elvetica che è garante anche della sicurezza dei cieli al di sopra della Germania meridionale. Tuttavia, Leuenberger ha sottolineato che non si tratta di responsabilità penali, che solo la giustizia è abilitata a determinare. Leuenberger ha assicurato che i colpevoli saranno puniti.

Il consigliere federale ha ricordato che l’Ufficio federale dell’aviazione civile e Skyguide, dopo l’incidente, hanno attuato le misure raccomandate dall’ufficio d’inchiesta tedesco. In Svizzera inoltre la gestione della sicurezza aerea è oggetto di una riorganizzazione totale.

In una presa di posizione, il direttore dell’Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici (UIIA), Jean Overney, ha manifestato opinioni divergenti sulle cause rispetto a quelle presentate nel rapporto dell’Ufficio federale tedesco di inchiesta sugli incidenti aerei (BFU).

L’UIIA non critica il fatto che la prima causa dell’incidente sia da attribuire al controllore di volo di Skyguide. Tuttavia, se l’ordine del controllore fosse stato eseguito immediatamente, non vi sarebbe stata alcuna collisione. Quello che importa ora, ha detto Overney, è di allegare queste considerazioni al rapporto in modo che i tribunali possano poi decidere disponendo di tutti gli elementi.

swissinfo e agenzie

Il primo luglio 2002, poco prima di mezzanotte, due velivoli – un Tupolev TU-154 della Bashkirian Airlines e un Boeing 757 cargo della DHL – si scontrarono in volo a 11 300 metri di altezza al di sopra di Überlingen (Germania). Della sorveglianza dello spazio aereo era responsabile la società elvetica Skyguide.

Tutti gli occupanti dei due apparecchi – in totale 71 persone – erano morti. Sul Tupolev si trovavano 54 bambini della Bashkiria, una repubblica autonoma russa, che avevano vinto una vacanza premio in Spagna. L’aereo collegava Mosca a Barcellona via Ginevra.

Il crash di Überlingen è sfociato in un’altra tragedia avvenuta la sera del 24 febbraio 2004: un padre di famiglia russo che aveva perso moglie e due figli nell’incidente ha ucciso nella sua abitazione di Kloten (ZH) il controllore di volo danese in servizio la sera del disastro. L’omicida, parzialmente reo confesso, si trova in detenzione preventiva.

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