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71 morti in collisione aerea

Continuano le opeazioni di ricerca nella regione a nord del Lago di Costanza dove si è prodotto l'incidente Keystone

Nella notte fra lunedì e martedì, 71 persone, in maggioranza bambini, hanno perso la vita in una collisione aerea sopra il lago di Costanza. Molti gli interrogativi sui controllori di volo svizzeri.

La collisione tra i due aerei – un Tupolev Tu-154 della Bashkirian Airlines e un Boeing 757 cargo della Dhl – è avvenuta verso le 23.35 sopra Owingen, nei pressi della città tedesca di Ueberlingen, sulla costa nord-ovest del lago di Costanza, alla frontiera tra Svizzera e Germania. I due velivoli si trovavano ad una quota di 11.000 metri, in una zona aerea controllata dalla compagnia svizzera Skyguide.

Alcuni edifici hanno preso fuoco, tra cui una scuola e una fattoria, senza tuttavia provocare altre vittime al suolo. Testimoni oculari hanno detto di aver visto due palle di fuoco, che al momento della collisione hanno illuminato la notte, e di aver udito una forte esplosione.

Entrambi gli aerei si sono abbassati per evitare una collisione

Sul Tupolev partito da Mosca e diretto a Barcellona dopo aver fatto scalo a Monaco di Baviera, si trovavano 12 membri dell’equipaggio e 57 passeggeri. Tra questi ultimi 7 adulti e 52 bambini ed adolescenti (dagli otto ai diciotto anni), in gran parte figli dei vertici statali della repubblica russa del Bashkiri, che si recavano in Spagna per trascorrervi le vacanze.

A bordo del cargo, un Boeing 757 del colosso del trasporto merci internazionale Dhl, partito con un carico dal Bahrein e diretto a Bruxelles dopo uno scalo a Bergamo (I), c’erano solo il pilota e il copilota.

Lo spazio aereo in cui è avvenuto l’incidente, situato nella regione tedesca del Baden-Würtemberg, era sorvegliato in quel momento dai controllori di volo elvetici di Skyguide. Secondo Toni Maag, responsabile dell’Area Control Center (ACC) di Skyguide, i controllori di volo hanno contattato a più riprese (oltre due volte) il velivolo russo, chiedendo ai piloti di volare ad una quota più bassa, per evitare la collisione.

Enigma

I due piloti russi non avrebbero reagito a queste richieste. Secondo Maag un minuto e mezzo prima di un’eventuale collisione è un tempo più che sufficiente per un ordine di cambiamento di rotta. Dalla prima lettura delle scatole nere sembra invece che il contatto con i piloti sia stato preso solo 50 secondi prima dell’impatto.

Dato che l’aereo russo non si abbassava, a bordo del cargo si è attivato il sistema d’allarme automatico che ha avvertito l’equipaggio del Boeing di perdere quota. Secondo Skyguide, il pilota russo, che non aveva risposto alle sollecitazioni, ha finito col ridurre la quota in ritardo e senza avvisare i controllori che stava finalmente procedendo. “L’equipaggio russo ha obbedito a tutti gli ordini dei controllori svizzeri” ha dichiarato il direttore generale della Bashkirian Airlines, aggiungendo che l’equipaggio aveva una lunga esperienza di volo.

Skyguide si difende

Secondo Skyguide sono due le questioni che a questo punto rimangono aperte: perché l’aereo russo ha reagito in ritardo? E perché il sistema d’allarme del Boeing non ha indicato una traiettoria più precisa per evitare lo scontro?

La società svizzera di sorveglianza aerea sostiene di avere agito correttamente: gli uomini radar hanno seguito la normale procedura prevista in simili casi. Il controllore di volo in funzione era solo al momento dell’incidente.

Da notare che, secondo quanto emererso mercoledì, il sistema di allarme automatico che avverte i controllori di volo di Skyguide della possibile collisione tra due aerei era spento nel momento i cui il Tupolev e il Boeing si sono scontrati in volo sul lago di Costanza.

Il sistema era disattivato per lavori di manutenzione, ha indicato stamane il portavoce di Skyguide Patrick Herr, confermando un’informazione diffusa martedì da «10 vor 10». La disattivazione è durata soltanto alcune ore e i controllori di volo in servizio erano stati informati, ha precisato il portavoce.

Intanto sono state ritrovate sia le due scatole nere del Tupolev, sia quella del Boeing. La loro analisi potrebbe durare due o tre settimane.

Quei cinque minuti fatali

Sepp Moser, esperto di aviazione, contattato da swissinfo ha espresso la sua opinione: “L’azione dei controllori di volo è un po’ dubbiosa.” Secondo Moser c’era circa un quarto d’ora di tempo per rendersi conto che l’aereo russo volava troppo alto.

Ma gli uomini radar svizzeri hanno ripreso il controllo del volo dai colleghi tedeschi solo cinque minuti prima dell’incidente. Un problema di comunicazione tra i controllori di volo tedeschi e svizzeri? Entrambi hanno dichiarato di non aver avuto problemi di comunicazione con l’equipaggio russo fino a pochi minuti prima della collisione.

Nessuna contaminazione del lago

Il ministro dei trasporti della regione Baden-Wurttemberg, Ulrich Mueller ha precisato che fortunatamente nessuno dei due aerei trasportava sostanze pericolose.

Una decina di imbarcazioni perlustrano la superficie e ventisei sommozzatori la profondità del lago alla ricerca di detriti. 500 mila persone in Svizzera e 5 milioni e mezzo in Germania dipendono dal lago di Costanza per l’acqua potabile. I test non hanno finora rivelato la presenza di carburante o di altre sostanze inquinanti.

swissinfo e agenzie

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