Prospettive svizzere in 10 lingue

Un “paracadute d’oro” per André Auer

André Auer pretende da due a tre salari annuali Keystone

L’ex direttore dell’Ufficio dell’aviazione civile non era, suo malgrado, idoneo al mandato. Dopo il licenziamento seguirà così un indennizzo.

Lo ha annunciato venerdì la Commissione federale di ricorso in materia di personale statale. Il Dipartimento dei trasporti è però pronto a ricorrere al Tribunale federale.

L’ex direttore dell’Ufficio federale dell’aviazione civile (Ufac) André Auer non era all’altezza del suo compito, ma visto che non era colpa sua ha diritto ad una buonuscita pari ad un salario annuale (circa 250’000 franchi), sebbene il suo licenziamento fosse perfettamente legale.

Lo ha deciso la Commissione federale di ricorso in materia di personale della Confederazione, chiamata in causa in una vertenza che si trascina da un anno e mezzo e che non appare ancora finita: il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec) sta infatti pensando di ricorrere al Tribunale federale.

Sicurezza aerea nel mirino

L’alto funzionario aveva dovuto lasciare il posto nell’agosto 2003, dopo la pubblicazione di un rapporto olandese che criticava la sicurezza aerea in Svizzera e in seguito alle polemiche suscitate dalle decisioni dell’Ufac riguardo alla procedura di avvicinamento all’aeroporto di Lugano-Agno, giudicata fuori norma.

Dopo 28 anni passati al servizio della Confederazione, Auer avrebbe dovuto ottenere una buonuscita pari a due anni di stipendio, ma la Delegazione delle finanze delle Camere federali si era opposta, ritenendo sconveniente garantire al direttore dell’Ufac un “paracadute d’oro”.

Dopo aver inutilmente cercato per lui un’altra occupazione in seno all’amministrazione, il 28 aprile 2004 il Consiglio federale aveva deciso il suo licenziamento a fine ottobre.

Dall’agosto 2003 all’ottobre 2004, Auer ha percepito un salario mensile di 20’000 franchi senza fare nulla.

Carica inadeguata quindi… indennizzo

L’interessato ha contestato il licenziamento presso la Commissione di ricorso in materia di personale federale, perché a suo avviso era stato allontanato solo a causa della rottura del legame di fiducia che lo legava al suo superiore, il ministro dei trasporti Moritz Leuenberger, ed aveva quindi diritto ad un’indennità che poteva raggiungere un importo pari a tre anni di stipendio.

La commissione ha stabilito che di per sé il licenziamento è corretto, perché effettivamente vi era “inattitudine” ai sensi dell’articolo 12 della Legge sul personale federale, un buon motivo per disdire il contratto di lavoro.

Auer non era “la persona oggettivamente più idonea” a dirigere l’Ufac, sempre più sotto pressione.

Tenuto però conto “di tutte le circostanze”, un indennizzo pari a dodici mesi di stipendio appare “adeguato”.

Ricorso al Tribunale federale?

Il dipartimento di Leuenberger rimane però convinto che ad André Auer non spetti un centesimo supplementare, tanto più che l’ex direttore dell’Ufac ha trovato una nuova occupazione “abbastanza lucrativa”.

Dal 1. novembre infatti dirige l’European Joint Aviation Authorities di Hoofddorp, in Olanda.

Il Datec ha ora tempo un mese per ricorrere al Tribunale Federale.

swissinfo e agenzie

André Auer è stato sospeso dalla carica di direttore dell’Ufficio federale dell’aviazione civile nell’agosto del 2003, dopo dieci anni di servizio.

La polemica era scoppiata attorno alle procedure di avvicinamento e atterraggio all’aereoporto di Lugano-Agno, giudicate non conformi agli standard di sicurezza internazionali.

Auer, licenziato senza indennizzo, si era così rivolto alla Commissione federale di ricorso in materia di personale della Confederazione.

La Commissione ha deciso un indennizzo di 250’000, ma l’ultima parola potrebbe spettare al Tribunale Federale.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR