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Un cemento della nazione

Uno sforzo notevole per la coreografia Keystone Archive

È in pieno svolgimento a Bubendorf, vicino a Basilea, la Festa federale di ginnastica, con decine di migliaia di partecipanti. La storia di un evento nato 170 anni fa legato all'identità svizzera.

Il 23 e 24 aprile 1832, poche decine di ginnasti, quasi tutti studenti provenienti dalla svizzera tedesca, si riunirono ad Aarau per un concorso ginnico e per fondare una Società federale che raggruppasse i gruppi di ginnasti attivi nei vari cantoni. Decisero di ritrovarsi nel 1833 a Zurigo per una seconda festa e per approvare gli statuti del nuovo sodalizio. È nata così la festa federale di ginnastica, giunta alla 73.esima edizione.

Sport, tempo libero e patriottismo

L’intento era di riunire regolarmente in una località svizzera i ginnasti di tutto il paese per una manifestazione al tempo stesso ginnico-sportiva, ricreativa e patriottica.

Le prime società ginniche erano sorte in Svizzera dopo il 1815 in ambienti accademici e liberali. Nato per superare le barriere cantonalistiche e per proporre attività utili e dilettevoli al tempo stesso, il movimento ginnico si è fatto portavoce delle aspirazioni che sono all’origine della Svizzera moderna: progresso civile, prosperità economica, spirito liberale e democratico, fratellanza tra i cittadini e tra i popoli, volontà d’emulazione.

L’insediamento delle società di ginnastica ha rispecchiato i tempi e la geografia della modernizzazione del paese; fino alla prima guerra mondiale le attività ginniche erano diffuse soprattutto nelle regioni industriali, urbane, protestanti e liberali.

Rafforzare l’identità nazionale

Nelle feste ginniche erano presenti elementi della tradizione elvetica, per esempio con i cosiddetti giochi nazionali (lotta libera, lancio della pietra, ecc.), ma il movimento si ispirava a quello nato in Germania al momento delle guerre contro l’impero napoleonico, con scopi essenzialmente ideologici: praticare esercizi fisici in comune per promuovere valori civici e patriottici, formando cittadini rinvigoriti e coscienti della loro appartenenza a una medesima comunità nazionale.

I raduni federali dei ginnasti – come quelli di tiratori, lottatori, coristi – sono diventati, nel corso dell’Ottocento, vere e proprie feste nazionali, attraverso le quali è stata forgiata l’identità collettiva elvetica.

Annuali fino al 1874, le feste federali sono diventate prima biennali, poi triennali e quadriennali; dal 1972 si svolgono ogni sei anni. Se gli inizi furono modesti, già alla fine del XIX secolo, le feste federali riunivano migliaia di ginnasti e decine di migliaia di spettatori durante un lungo fine settimana.

I ginnasti si cimentavano in gare e concorsi, mentre cortei allegorici, allestimenti scenici, cerimonie ufficiali, costituivano la parte civica e “pedagogica” della manifestazione. Non sono tuttavia mai mancati i momenti di svago: nei capannoni della festa, tra canti, brindisi, banchetti e danze, il sentimento patriottico si stemperava nel vino e nella birra.

Le nuove tendenze

Nella seconda metà del XX secolo anche la Svizzera ha conosciuto rapidi mutamenti sociali e di costume. Certi rituali civici, esaurita la loro funzione “progressista” già nell’Ottocento, apparivano sempre più passatisti, folclorici e retrogradi.

Il movimento ginnico e le sue feste hanno però saputo aggiornarsi molto più di altre istituzioni similari. Dagli anni sessanta le feste di ginnastica hanno recepito e integrato vari elementi culturali moderni: le parate marziali e le cerimonie cariche di simboli patriottici hanno ceduto il posto ad allestimenti coreografici e scenici ispirati ai valori, ai ritmi, ai suoni e ai colori del mondo giovanile contemporaneo, con una partecipazione paritaria di ambo i sessi.

Marco Marcacci

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