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Un ponte verso il regno del drago

Al di là del ponte, la Cina, le sue contraddizioni ed il suo immenso potenziale Keystone

Cina, il paese del futuro? Alla conquista del suo mercato, parte dalla Svizzera un'ampia delegazione del mondo economico, scientifico e tecnico. Un'operazione senza precedenti.

Mai finora le missioni svizzere all’estero avevano avuto un carattere tanto interdisciplinare. Economia, ambienti scientifici e tecnologici, mano nella mano con la Confederazione, da sabato 8 giugno si addentrano nel regno di mezzo. Alla ricerca di sinergie e di piattaforme per sbarcare nell’immenso, contraddittorio ed enigmatico universo cinese.

Perché questo nuovo concetto di delegazione mista? “Perché non vogliamo essere soltanto un partner commerciale ma intendiamo promuovere anche la nostra piazza tecnologica”, dice a swissinfo David Syz, segretario di Stato e capo della missione. Oppure, come sostiene la Camera di commercio Svizzera-Cina, per integrare fin dall’inizio coloro che saranno poi chiamati a realizzare i progetti discussi. I tecnici appunto.

Swiss Innovation Week

Sono ben 90. Provengono da ambiti completamente diversi: banche e servizi in generale, istituti universitari, uffici federali, multinazionali, società tecnologiche. Ricoprono funzioni pubbliche e non.

I membri della missione, denominata Swiss Innovation Week, saranno guidati da due segretari di Stato (David Syz per l’economia e Charles Kleiber per la ricerca e la scienza) e da Eric Fumeaux, direttore dell’ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia (UFFT).

Il programma si svolge sull’arco di una settimana tra Pechino e Shanghai. Sono previsti ricevimenti ufficiali, workshops e seminari. Biotecnologie, protezione ambientale e trasporti pubblici sono i punti focali dell’avventura. Spazio è però lasciato pure alle iniziative individuali: i singoli partecipanti potranno ad esempio discutere liberamente con partner locali di affari o di scienza.

“Il momento è quello giusto”

Da pochi mesi, la Cina fa ufficialmente parte dell’Organizzazione mondiale del Commercio (OMC). Una situazione che potrebbe dare nuovi impulsi alla già notevole crescita economica del gigante asiatico, che negli ultimi anni si è attestata attorno al 7%.

“Il mercato cinese ha un enorme potenziale, cresce rapidamente e, grazie all’OMC, si aprirà sempre di più. Permangono delle carenze nei servizi e nell’alta tecnologia, settori nei quali invece è specializzata l’economia elvetica”, sottolinea David Syz. “Vogliamo portare il nostro know-how in Cina”.

Da qui l’interesse a muoversi velocemente, per non perdere il treno, come invece, per ammissione di fonti interne al Segretariato di Stato dell’economia (Seco), si è fatto ai tempi dell’apertura di Polonia e Repubblica Ceca.

“Siamo pronti a condividere le nostre competenze, non soltanto a livello scientifico, ma anche pratico e tecnico. Per questo motivo durante la Swiss Innovation Week sarà fondamentale anche la presenza di aziende e di operatori specializzati”, rileva il capo delegazione.

Una missione esplorativa

Se per i rappresentanti del mondo economico, appuntamenti di questo genere sono piuttosto usuali, per altri sono una novità. È il caso del settore scientifico e universitario, nonostante l’esistenza in Cina di molti centri di produzione o di ricerca svizzeri (ad esempio quelli di Nestlé).

“Vogliamo incontrare ricercatori universitari cinesi per presentare il nostro modello di formazione professionale e valutare eventuali future collaborazioni”, dice a swissinfo Eric Fumeaux. “Per noi si tratta comunque di una missione esplorativa: se riscontreremo interesse, cercheremo di concretizzare”.

Magari anche in modo rapido. Al contrario di quel che si potrebbe pensare, questo sembra essere il vantaggio di delegazioni miste di questo tipo. “Quando politica, economia, ricerca e tecnologia collaborano, possono determinare il destino di un qualsiasi progetto” sottolinea il direttore dell’UFFT.

In Cina, tutti questi elementi saranno presenti, addirittura nel quadro delle delegazioni di entrambi gli Stati. L’approccio al paese dei draghi sarà davvero efficace? Possibile. Staremo a vedere…

Marzio Pescia

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