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Un quadro inquietante

In Svizzera, una donna su cinque è stata aggredita fisicamente dal marito oppure dal convivente, mentre una ragazza su cinque ha subito soprusi sessuali prima dei 18 anni.

Per arginare tale fenomeno è stato costituito un nuovo servizio federale.

Per coordinare gli sforzi a livello nazionale, cantonale e comunale, il Dipartimento federale dell’Interno (DFI) ha reso nota la creazione di un servizio per la lotta alla violenza contro le donne che sarà aggregato all’Ufficio per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU).

Dal 1. gennaio 2003

Il nuovo servizio, che disporrà all’inizio di 2,5 posti di lavoro, entrerà in funzione a gennaio 2003. Stando ad una nota del DFI, esistono già in vari cantoni e comuni centri di consulenza per lottare contro tale fenomeno.

Del problema si occupano anche alcuni Dipartimenti federali senza che tra di essi vi sia però un coordinamento particolare.

Più coordinamento

L’ufficio è stato istituito per meglio coordinare gli sforzi che vengono compiuti a tutti questi livelli.

Esso dovrà quindi raccoglierà materiale su tutte le forme di violenza contro le donne, sulla prevenzione e la consulenza, sulle condizioni quadro legali e sulle possibilità d’intervento: tutto questo materiale verrà poi messo a disposizione di che ne farà richiesta, enti pubblici o collettività.

Il servizio dovrà inoltre proporre misure volte ad approfondire le conoscenze sull’argomento e dovrà cercare la collaborazione con tutte le persone attive in quest’ambito, anche se situate fuori dalle frontiere.

Cicatrici profonde

Il DFI auspica che il nuovo servizio della Confederazione acquisisca nuove competenze, così da trasformarlo in un centro di riferimento per la consulenza e per la formazione di personale qualificato attivo in questo settore.

Le ragioni per agire ci sono tutte. Le indagini svolte in Svizzera forniscono un quadro inquietante circa la violenza contro le donne, un fenomeno sociale assai diffuso, secondo quanto afferma il DFI.

Questo tipo di violenza, precisa la nota, lascia cicatrici profonde – sia a livello fisico che psicologico – su chi la subisce o ne è spettatore involontario.

I bambini che assistono ad aggressioni rischiano di risentirne anche da adulti. A ciò si aggiunge un aspetto da non sottovalutare, quello dei costi.

La violenza contro le donne, indica il DFI, causerebbe costi in termini di sanità pubblica, interventi della polizia e della giustizia stimati in 400 milioni di franchi l’anno.

swissinfo e agenzie

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