Visita in Svizzera del ministro della difesa tedesco
Rudolf Scharping e Samuel Schmid a colloquio a Berna sui grandi temi di politica internazionale.
Le riforme militari e la situazione internazionale sono state al centro dei colloqui tra il capo del Dipartimento federale della difesa, Samuel Schmid e il suo omologo tedesco, Rudolf Scharping, giovedì, a Berna. Entrambi si sono detti soddisfatti della cooperazione militare in Kosovo.
La discussione di due ore ha permesso ai due uomini politici di esaminare la situazione internazionale sotto tutti i punti di vista e di esprimersi sulla politica di sicurezza europea, ha riferito il consigliere federale alla stampa.
Terrorismo e sistemi di difesa
La minaccia del terrorismo è stato il tema al quale hanno maggiormente rivolto la loro attenzione, ha precisato il ministro tedesco della difesa. "La lotta al terrorismo" - ha aggiunto -"non riguarda solo l'esercito, ma anche la polizia e lo scambio di informazioni".
Schmid e Scharping si sono occupati anche dello sviluppo degli attuali sistemi di difesa e hanno discusso sulle riforme intraprese da Berna e Berlino. Il consigliere federale ha definito la trasformazione dell'esercito tedesco "molto interessante" soprattutto per quanto riguarda la cooperazione con l'ambito civile.
La riforma dell'esercito tedesco prevede di ridurre gli effettivi dai 340 000 soldati attuali ai 280 000, mentre in Svizzera il futuro esercito dovrebbe contare 220 000 uomini (di cui 80 000 riservisti) invece degli attuali 360 000.
Lodi alla "Swisscoy"
I ministri hanno inoltre ricordato l'impegno della Swisscoy nei quadri delle brigate tedesche in Kosovo. Scharping, che ha lodato il contributo delle forze svizzere definendolo "altamente professionale", non ha voluto invece commentare il rifiuto del Consiglio nazionale dell'accordo aereo tra la Svizzera e la Germania. Scharping e Schmid si sono recati anche a Buochs (NW) per trattare gli aspetti della logistica delle forze aeree.
swissinfo e agenzie

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