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Alex Frei torna a casa… a peso d’oro

Il capitano della Nazionale svizzera di calcio lascia il club tedesco del Borussia Dortmund per il Basilea. Il 30enne rientra in patria sei anni dopo essere partito per l'estero. Ha firmato un contratto per tre stagioni più un'opzione per una quarta.

Il cerchio si chiude: l’attaccante torna trionfalmente in quella Basilea dove è nato e dove ha iniziato a giocare al pallone. Nell’FC Basilea, Frei ha giocato con le riserve dal 1995 al 1998. All’epoca l’allenatore della prima squadra Jörg Berger riteneva che Alex Frei non avesse le qualità necessarie per giocare come professionista. Un giudizio clamorosamente smentito dai fatti.

Infatti, il centravanti nel frattempo ha fatto una delle più belle carriere del calcio svizzero: detiene il primato di reti segnate con la maglia rossocrociata, è il capitano della nazionale, ha giocato nei campionati francese (tre stagioni con il Rennes) e tedesco (tre stagioni con il Borussia Dortmund).

Così ora si prende una grande rivincita, tornando a casa a suon di milioni. Nella conferenza stampa di presentazione, domenica allo stadio San Giacomo, i dirigenti basilesi non hanno voluto rivelare la somma sborsata per il trasferimento. Frei ha voluto precisare che la cifra di 15 milioni di franchi ipotizzata dai media non è esatta.

“Alex rinuncia a molti soldi per poter giocare di nuovo con la sua squadra del cuore”, ha dichiarato il vicepresidente del Basilea Bernhard Heusler. “Quando avevo lasciato Basilea avevo giurato a me stesso che sarei tornato”, ha aggiunto il calciatore.

Se l’importo esatto dell’acquisto resta segreto, secondo i giornalisti una cosa è però certa: si tratta del trasferimento più caro nella storia del calcio svizzero. L’operazione è stata resa possibile dal sostegno finanziario di diverse personalità basilesi, desiderose di vedere la squadra renana di nuovo ai massimi livelli.

swissinfo.ch e agenzie

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