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Botta e risposta nella lotta anti-fumo

In molti paesi europei, oltre che in Italia, la sigaretta resta fuori dai locali pubblici Keystone

Gli abitanti di Ginevra divisi sulla legalità di un'iniziativa che mira ad introdurre il divieto di fumo nei luoghi pubblici. La decisione passa al Tribunale federale.

A livello nazionale, la commissione della sanità pubblica del Consiglio nazionale (camera dei deputati) ha proposto di vietare di fumare in ogni luogo di lavoro, compresi cinema e centri commerciali.

Il Tribunale federale sarà chiamato a pronunciarsi sulla validità dell’iniziativa popolare volta a introdurre il divieto di fumare in tutti gli spazi pubblici di Ginevra.

Il ricorso è stato inoltrato dall’avvocato Charles Poncet, secondo il quale “il fumo è certamente un flagello sociale”, ma le misure proposte “sono assolutamente sproporzionate”.

Il vice presidente del comitato di iniziativa, Roland Burkhard, ha deplorato l’operato di Poncet, affermando che la votazione popolare “sarà ora rinviata di diversi mesi”.

Procedura di consultazione

Di estendere il divieto di fumo si è parlato anche venerdì a proposito della commissione della sicurezza sociale e della sanità pubblica del Consiglio nazionale, che ha posto in consultazione fino a metà dicembre una modifica della legge sul lavoro, che mira al bando del fumo sui luoghi di lavoro, per proteggere i non fumatori.

La commissione si esprimerà ancora una volta sull’oggetto non appena noti i risultati della consultazione.

Il cambiamento legislativo è stato proposto in risposta a un’iniziativa parlamentare contro il fumo passivo sui luoghi di lavoro del consigliere nazionale del Partito Liberale Radicale Felix Gutzwiller. Stando alla commissione, il divieto di fumare andrebbe applicato anche ai centri commerciali, ai cinema, ai ristoranti, ai bar.

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Consultazione

Questo contenuto è stato pubblicato al La consultazione è la procedura attraverso la quale viene richiesto il parere a tutti gli ambienti interessati o toccati da una modifica legislativa. Durante la preparazione di leggi importanti o di progetti di considerevole portata, il Consiglio federale o il Dipartimento incaricato del dossier presentano l’idea ai cantoni, ai partiti, ai comuni e alle varie…

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Primi della classe, i ticinesi

Seguendo il modello già applicato in Italia, il 12 marzo scorso il Ticino è diventato il primo cantone svizzero ad introdurre il divieto di fumo nei caffè e nei ristoranti.

L’esclusione del fumo dai locali pubblici, voluta dal governo e dal parlamento cantonali, era stata combattuta da un referendum lanciato dal comitato “Basta divieti – più libertà”, sostenuto dalla Lega dei ticinesi.

La percentuale di cittadini che aveva votato contro il fumo nei locali, bocciando il referendum della Lega, era stata circa dell’80%, superiore alle aspettative più rosee.

Dal momento della votazione, i proprietari dei locali avevano comunque tempo un anno per allestire spazi separati e dovutamente aerati da destinare ai fumatori.

In Europa e nei cantoni

Il divieto di fumare nei locali pubblici è già stato introdotto da diversi paesi europei, come l’Italia, la Norvegia, l’Irlanda, l’Olanda e la Svezia. Da quest’anno, anche in Spagna non è più possibile fumare nei ristoranti.

In Svizzera si discute da anni sull’introduzione di divieti di fumare per limitare i danni del fumo passivo. Recentemente, il fumo è stato bandito da tutti i treni delle Ferrovie federali svizzere.

Ma anche i cantoni stanno agendo. I Grigioni hanno ad esempio proibito la pubblicità delle sigarette e nel palazzo del parlamento di Basilea Campagna vige ormai il divieto di fumare.

Ma la tendenza non è generalizzata: il canton Berna ha in effetti bocciato una proposta per proibire di fumare negli esercizi pubblici.

swissinfo e agenzie

Secondo l’ISPA, il 64% degli svizzeri è favorevole al divieto di fumare nei luoghi pubblici.

Il 67% di loro chiede la limitazione della pubblicità di sigarette.

Fuma un terzo degli svizzeri: 36% uomini, 26% donne.

Il tabagismo costa circa 500 milioni di franchi l’anno e provoca la morte di circa 400 persone.

La protezione dei non fumatori sul luogo di lavoro è stata introdotta per legge nel 1992.

La gestione della Sanità pubblica è di competenza di ognuno dei 26 cantoni della Confederazione, alcuni dei quali hanno già deciso di limitare il fumo nei luoghi pubblici e di ridurre la pubblicità di sigarette.

Il Ticino è il primo cantone che ha vietato il fumo nei locali pubblici, decisione approvata dai suoi abitanti nel marzo scorso in votazione.

Anche a Ginevra gli elettori devono pronunciarsi sullo stesso tema.

Dal dicembre del 2005 è vietato fumare sui treni delle Ferrovie federali.

Il parlamento voterà nel 2007 su di un’iniziativa per la protezione dei non fumatori sul posto di lavoro.

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