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Caso HSBC, la Confederazione avrà accesso ai documenti

La giustizia francese ha accettato di trasmettere a quella elvetica i documenti sequestrati in casa di Hervé Falciani, l'ex-impiegato della banca HSBC accusato del furto di dati presso la succursale ginevrina.

La disponibilità a trasferire le informazioni alla Confederazione è stata comunicata lunedì dal procuratore generale di Aix-en-Provence, François Faletti. I documenti erano stati richiesti da Berna nell’ambito dell’indagine sul furto di dati presso la filiale ginevrina della banca d’affari HSBC Private Bank.

Faletti ha ricordato che la Francia aveva dato seguito a parte della richiesta elvetica già a inizio anno, dopo la perquisizione eseguita il 20 gennaio su domanda delle autorità svizzere. Il verbale degli interrogatori e della perquisizione erano stati trasmessi a Berna.

La Francia trasmetterà ora gli «altri elementi complementari», ossia i file informatici sequestrati, ha precisato il magistrato, aggiungendo che la comunicazione dei dati alla Svizzera avverrà «molto rapidamente».

In Francia, Falciani è sospettato di riciclaggio, ha affermato Faletti. L’inchiesta svizzera si concentra invece sull’aspetto informatico (pirateria). «Siamo su due terreni diversi, le indagini possono quindi proseguire dai due lati della frontiera», ha dichiarato il procuratore generale.

Hervé Falciani, informatico franco-italiano di 38 anni, ha consegnato alle autorità francesi una lista che conterrebbe i dati di 130’000 clienti di HSBC di nazionalità diversa.

Dal canto suo, il Dipartimento federale delle finanze (DFF), interpellato dall’Agenzia telegrafica svizzera, ha fatto sapere in serata che «l’annuncio del procuratore generale di Aix-en-Provence non ha alcun effetto sulla decisione del governo di congelare la ratifica della convenzione di doppia imposizione che agevola lo scambio d’informazioni con Parigi».

«In particolare – precisa il DFF – si tratta di sapere come la Francia intende utilizzare i dati in suo possesso. La Svizzera intende chiarire la questione a livello politico». La comunicazione di lunedì costituisce comunque un «primo passo» in vista di un chiarimento.

il Ministero pubblico della Confederazione si è invece limitato a «prendere atto dell’annuncio francese nell’attesa dell’esecuzione della domanda svizzera d’assistenza giudiziaria».

swissinfo.ch e agenzie

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