Forte aumento dell’attività delle guardie di confine: la frontiera più calda è quella ginevrina

Ogni giorno, in media, il Corpo guardie di confine (Cgcf) consegna 80 persone alla polizia. Lo si apprende dal bilancio di attività del primo semestre di quest'anno, pubblicato giovedì dalla Direzione generale delle dogane.
Anche se la situazione sul fronte dell’asilo si è «chiaramente normalizzata», il Corpo lamenta una scarsità di personale. «Non è più possibile garantire l’esecuzione accurata dei compiti secondo il mandato di prestazione del Consiglio federale», ha affermato all’agenzia di stampa svizzera Ats il responsabile del servizio di stato maggiore del Cgcf Rodolfo Contin.
«Quest’anno – ha precisato il maggiore Contin – è stato chiesto a più riprese al Dipartimento federale delle finanze un aumento di almeno 200 unità, ma per intanto la richiesta è stata accantonata». Contin ricorda inoltre che la questione della sicurezza e del personale al confine è stata oggetto di diversi interventi parlamentari.
Il primo semestre del 2000 è caratterizzato dall’aumento degli incidenti al confine, Ginevra in prima fila, con la forzatura di posti di blocco e tentativi di fuga. Il Corpo inoltre ha scoperto un maggior numero di casi di contrabbando di stupefacenti.
Dalla fine della guerra nei Balcani i fermi di richiedenti l’asilo e di persone in cerca di lavoro che tentavano di entrare illegalmente in Svizzera sono diminuiti da 7 851 a 3 149, ritornando così al livello del periodo precedente la guerra nei Balcani. L’incremento di entrate illegali si è spostato dal confine meridionale alla zona ginevrina.
In totale le persone respinte ai valichi di confine sono state 53 543 (51 281 nel primo semestre del 1999), di cui 11 270 (9 648) al confine con l’Italia. I motivi più frequenti sono stati la mancanza o la non validità dei documenti d’identità, nonché l’assenza del visto.
Da gennaio a giugno il Corpo ha fermato e consegnato alla polizia 14 648 persone. Di queste, 2 281 (2 407) erano ricercate per motivi che vanno dal mancato pagamento di multe agli omicidi.
Sono state scoperte complessivamente 874 (877) falsificazioni di documenti. I titolari provenivano in particolare da: Repubblica federale di Jugoslavia (170 contro 248 del primo semestre dell’anno scorso), Italia (68), Cina (34), Francia (34), Croazia (29), Albania (27), Germania (26) e Grecia (24). Questo settore – precisa il comunicato – mette in evidenza che i delinquenti agiscono sempre più professionalmente e in modo organizzato.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il numero di casi di contrabbando scoperti dal Cgcf nel traffico stradale e ferroviario è aumentato considerevolmente, da 1 217 a 1 667. L’Amministrazione federale delle dogane ha sequestrato: 51 chilogrammi di eroina (49 nel 1° semestre del 1999), 29 chilogrammi (32) di cocaina, 157 (35) di prodotti a base di canapa come hashish e marijuana, 567 chilogrammi di khat (364) e oltre 39 000 dosi (14 000) di sostanze psicotrope come ecstasy, anfetamine, LSD.
swissinfo e agenzie

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