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Hockey: settimo sigillo per il Lugano

A Lugano, la festa è durata tutta la notte... Keystone

Battendo per 3-1 il Davos nella quinta gara di finale, l'Hockey Club Lugano ha conquistato per la settima volta il titolo di campione svizzero.

Dopo aver rischiato l’eliminazione nei quarti di finale, la squadra sottocenerina è risorta ed è stata protagonista di una fase finale in netto crescendo.

Esattamente 20 anni dopo il primo titolo (ottenuto nel 1986 ai danni del… Davos) e dopo i recenti allori del 1999 e del 2003, l’Hockey Club Lugano si è dunque nuovamente laureato campione svizzero.

Un successo meritato che soltanto alcune settimane fa pareva ormai irraggiungibile.

La passione e l’entusiasmo con il quale il pubblico della Resega ha salutato la rete liberatoria del capitano Ville Peltonen, realizzata a porta vuota ad un solo secondo dal termine del quinto confronto di finale, è stata lo specchio di quanto il popolo dei tifosi biancogialloneri abbia dovuto soffrire prima di poter gustare pienamente l’ennesimo trionfo.

Suspense fino all’ultimo

Il Davos, presentatosi alla pista di Lugano con l’acqua alla gola (tre secche sconfitte per 5-0, 7-3 e 8-2 nelle precedenti quattro gare di finale), non ne ha voluto sapere di rassegnarsi.

Ed ha così dato vita ad un incontro gagliardo nel tentativo di prolungare la serie best of seven e, imponendosi, di guadagnare il diritto di riaprire le danze riportando tutti a Davos per un eventuale sesto incontro.

Ma il Lugano, pur se meno brillante rispetto alle recenti uscite (ma la posta in gioco era effettivamente più alta), è riuscito a difendere con i denti il vantaggio minimo ottenuto dal ticinese Sannitz all’inizio del secondo tempo. Ed a condurlo fino all’apoteosi del 3-1 siglato negli ultimi secondi della contesa.

Rimonta storica

Il bianconeri, che nella stagione regolare si erano piazzati al secondo posto dietro al Berna, hanno così chiuso la serie con quattro vittorie ad una.

Allo stadio delle semifinali si erano sbarazzati degli zurighesi del Kloten con lo stesso punteggio.

Ma l’autentica impresa della compagine allenata da Kreis e Zanatta si era compiuta già nei quarti di finali, contro i rivali del cuore dell’Ambrì-Piotta.

Sotto di 3 partite a 0, il Lugano era riuscito ad annullare ben quattro match-balls ai leventinesi e girare così una serie che pareva segnata.

Mai in passato una squadra svizzera era riuscita a rimontare un parziale di 0-3 in una serie di playoffs.

Davos senza superstar

Gli ormai ex campioni svizzeri del Davos avevano da parte loro raggiunto la finale eliminando, con un cammino piuttosto agevole, Basilea e Rapperswil.

In occasione del loro trionfo della stagione 2004/2005, i grigionesi avevano potuto contare su alcune star di prim’ordine della NHL, la lega professionistica americana, che avevano scelto di giostrare in Europa durante lo sciopero della NHL.

Nonostante il Davos sia rimasto una compagine talentuosa, giovane e veloce, la perdita di campioni del calibro di Joe Thornton, Rick Nash o Niklas Hagman, tornati oltreoceano, si è però rivelata troppo importante per la squadra allenata da Arno Del Curto.

swissinfo

L’HC Lugano ha conquistato per sette volte il titolo di campione svizzero di hockey su ghiaccio (1986, 1987, 1988, 1990, 1999, 2003, 2006).
La compagine bianconera è la più titolata dall’introduzione dei playoffs, nella stagione 1985/1986.
Il Davos, dall’alto dei suoi 27 allori, resta la squadra che ha conquistato per più volte il titolo nazionale.

Due mesi prima dei Giochi Olimpici dello scorso febbraio a Torino, i responsabili dell’hockey svizzero avevano introdotto il principio della “tolleranza zero” per preparare i giocatori della nazionale all’arbitraggio praticato a livello internazionale.

L’abolizione delle trattenute ed una miglior protezione dei giocatori più dotati tecnicamente, ha segnato una svolta di cui una squadra molto tecnica come quella luganese ha saputo approfittare.

L’HC Lugano, che dispone di un budget annuale superiore ai 10 milioni di franchi, è sostenuto dal ricco mecenate Geo Mantegazza (80 anni), che è stato presidente del club dal 1978 al 1991.

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