I droni dell’esercito sorveglieranno le frontiere
A partire dal mese di gennaio, i velivoli radiotelecomandati dell'esercito saranno utilizzati per sorvegliare le frontiere svizzere.
L’impiego dei droni è stato deciso nell’ambito della lotta contro l’immigrazione illegale, il contrabbando e la criminalità. Probabile anche il loro impiego durante gli europei di calcio del 2008.
Dopo l’esito positivo dei voli di prova, il corpo delle guardie di confine aveva richiesto il sostegno dei droni alle Forze aeree svizzere.
«Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) ha accettato la domanda», ha affermato il portavoce Philippe Zahno, confermando una notizia pubblicata dai giornali domenicali svizzero tedeschi «NZZ am Sonntag» e «SonntagsZeitung».
Molteplice utilizzo
Nell’agosto del 2004 il ministro della difesa Samuel Schmid aveva già proposto di usare questi velivoli per sorvegliare le frontiere.
«Si sta vagliando anche un eventuale impiego durante l’Euro 2008», ha spiegato il portavoce del DDPS, aggiungendo che in linea generale tutti i mezzi dell’esercito sono presi in considerazione per garantire la sicurezza durante questo evento sportivo.
Dubbi sul provvedimento sono però avanzati dal responsabile federale per la protezione dei dati Hans-Peter Thür, secondo cui mancano le basi legali per un simile passo.
Il DDPS è convinto che la legislazione sulle dogane ne consenta l’uso, ma secondo Thür la norma in vigore concerne solo gli strumenti di sorveglianza tradizionali, quali per esempio le videocamere ai posti di frontiera non sorvegliati.
Dubbi sulla base legale
«In questo caso si tratta di un genere molto diverso», ha sottolineato l’esperto federale: la sorveglianza da un’altezza considerevole di un’area molto ampia comprende attività che non hanno nulla a che vedere con il controllo delle frontiere.
«In tal modo – sostiene Thür – potranno essere infatti osservate anche persone che sbrigano le loro normali faccende sul territorio nazionale».
L’ex consigliere nazionale ecologista è comunque convinto che per ora il DDPS si limiterà all’osservazione, senza registrare informazioni. Ciò sarà possibile solo con una modifica della legge.
La discussione sull’impiego dei droni era già venuta alla ribalta nella primavera del 2004, quando l’esercito aveva avvisato la polizia che due uomini stavano fumando spinelli in un bosco del canton Zurigo. I due erano stati scorti dalle telecamere di uno di questi apparecchi.
swissinfo e agenzie
I droni, del tipo ADS 95 Ranger, sono dei piccoli aerei senza pilota. Sono lunghi 4,6 m e hanno un’apertura alare di 5,7 m.
Decollano da una rampa mobile e sono telecomandati dal suolo.
Possono volare a oltre 200 km/h su una distanza di 100 km e raggiungere un’altitudine di 4500 metri.
Provvisti di una telecamera a raggi infrarossi, possono scattare fotografie anche di notte.
L’esercito svizzero li utilizza dal 1999 e ne possiede 27, del valore di 2,5 milioni di franchi ciascuno.
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