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Il Pardo d’oro al film messicano Parque Viá

Il cineasta messicano Enrique Rivero può sorridere Fotofestival / Pedrazzini

La giuria del 61esimo Festival internazionale del film di Locarno ha premiato sabato sera la pellicola del cineasta Enrique Rivero.

Il film, terza opera del regista messicano, trae ispirazione da un fatto realmente accaduto: temendo la violenza del mondo esterno, un uomo si isola in una casa vuota, nella quale ha lavorato a lungo come guardiano. Beto – questo il nome del protagonista – osserva il mondo da un’unica “finestra”, la televisione, e mantiene dei legami solo con la vecchia proprietaria della lussuosa villa e con una prostituta.

La giuria della 61esima edizione del Festival è stata sedotta da questa allegoria dell’alienazione sociale che attanaglia il Messico attuale. Oltre alla famosa statuetta, Rivero riceve un assegno di 90’000 franchi.

Un’italiana miglior attrice

Il Premio speciale della giuria, dotato di 30’000 franchi, va invece a 33 Scenes from Life, di Malgoska Szumowska.

Nel suo lungometraggio, la regista polacca sonda la crisi di una giovane donna, confrontata alla malattia della madre.

Il Premio per la miglior regia (pure 30’000 franchi) è attribuito al canadese Denis Côté, per Elle veut le chaos, film che dipinge la campagna del Québec con uno humour corrosivo.

L’attrice italiana Ilaria Occhini (Mar Nero di Federico Bondi) si aggiudica il Pardo per la miglior interpretazione femminile, mentre tra gli uomini il premio va a Tayanc Ayaydin (The Market – A Tale of Trade di Ben Hopkins).

E gli svizzeri?

Delusione invece per l’unico svizzero in lizza nella competizione internazionale, il vodese Lionel Baier. Applaudito dalla critica, il suo film, Un autre homme, non ha ricevuto nessuna ricompensa.

Il Festival ha invece sorriso a un altro regista vodese: nella competizione Cineasti del presente, Fernard Melgard si è infatti visto conferire il primo premio (30’000 franchi).

Il suo documentario intitolato La Forteresse osserva la vita quotidiana dei richiedenti l’asilo del centro di Vallorbe, nel canton Vaud, senza appoggiarsi su alcun commento o intervista.

Nella stessa sezione, premiato pure il cileno Esteban Larraín, per Alicia en el Pais.

Il Premio del pubblico (30’000 franchi) va all’esilarante Son of Rambow, del britannico Garth Jennings. La commedia mette in scena due adolescenti, che cercano di realizzare un remake di Rambo. Will vive in una famiglia molto religiosa, che gli vieta di frequentare altri ragazzi. Riuscirà però ad incontrare Lee, vero e proprio terrore della scuola e regista alle prime armi.

E nella sezione dedicata proprio ai registi alle prime armi, da sottolineare infine il Pardo per la migliore opera prima, attribuito a Klaus Händl e al suo film März, che ritrae un villaggio segnato dal suicidio di tre adolescenti.

swissinfo e agenzie

La 61 esima edizione del Festival del Film di Locarno si è svolta dal 6 al 16 agosto 2008.
In Piazza Grande sono stati proiettati 17 film, di cui 9 prime mondiali.

Nel Concorso internazionale figuravano 17 film provenienti da 16 paesi diversi; le prime mondiali erano 12 mentre le prime internazionali 5; le opere prime erano 6.

Nel Concorso cineasti del presente spiccavano 12 prime mondiali e 5 prime internazionali su 17 film confermati, di cui 5 opere prime.

Per quanto riguarda la produzione svizzera, 40 le pellicole che sono state proiettate a Locarno

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