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In vacanza nonostante bombe e onde anomale

Un terzo delle prenotazioni di viaggio è effettuato in agenzia Keystone

La paura di attentati terroristici o il rischio di catastrofi naturali non hanno frenato l'attività delle agenzie di viaggio elvetiche. Il 2005 si è concluso in crescita e il 2006 si prospetta altrettanto positivo.

Per il futuro, gli analisti prevedono un aumento di tour organizzati à la carte, vacanze wellness, crociere e viaggi di lusso.

A dispetto dello tsunami nel sud est asiatico (dicembre 2004) o degli attentati terroristici a Sharm el Sheik e Londra (luglio 2005), il settore delle agenzie di viaggio in Svizzera ha proseguito l’anno scorso sulla via della crescita. Lo rileva l’annuale sondaggio condotto dalla banca Credit Suisse e dalla Federazione svizzera delle agenzie di viaggio (FSAV).

Approfittando anche della buona situazione economica mondiale e dell’accelerazione congiunturale nel paese, il ramo ha registrato una cifra d’affari pari a 12,5 miliardi di franchi, in aumento del 10% rispetto al 2004.

Seppur lontane dai 15 miliardi del 2000, le agenzie di viaggio sembrano aver superato il periodo nero del dopo 11 settembre 2001. «È il secondo anno consecutivo che osserviamo un incremento», dice a swissinfo Walter Kunz, direttore della FSAV.

Mediterraneo e Caraibi

Tra le destinazioni più gettonate del 2005, Kuoni Viaggi – il più grande tour operator della Svizzera – ci segnala, per la zona del Mediterraneo, la Grecia, le Canarie e le Baleari.

Per i paesi d’oltremare i turisti hanno invece optato soprattutto per i Carabi, il Brasile, gli Stati Uniti e il Canada.

L’inchiesta di Credit Suisse e FSAV evidenzia poi un trend positivo per i viaggi in Svizzera.

La concorrenza di internet

Tra le principali sfide che devono affrontare le agenzie di viaggio vi è la concorrenza esercitata da internet.

Grazie alla rete, prenotare da casa un hotel a Los Angeles o un trekking in Nepal è un gioco da ragazzi. Rapido, sicuro e a buon mercato.

Secondo un’inchiesta svolta quest’anno dall’assicuratore ELVIA, il 23% dei viaggi viene prenotato online (in agenzia si reca invece circa il 30% dei clienti), contro il 17% del 2005.

Anche la percentuale di fatturato attribuibile agli acquisti via internet è in aumento, sebbene la quota del 7% in Svizzera rimanga inferiore a quella osservata ad esempio in Germania (31%).

Assuefatti al rischio

L’incertezza globale legata al pericolo di attentati terroristici, guerre, catastrofi naturali e malattie – scrivono i realizzatori del sondaggio CS e FSAV – continuerà a rappresentare un freno al turismo.

A giudicare dai limitati effetti suscitati dagli attentati che negli ultimi 2 anni hanno scosso diverse località turistiche, si è però tentati di affermare che questi timori non siano più preponderanti. Una certa «assuefazione» al rischio ha rimpiazzato le paure.

Lo conferma il direttore della FSAV, secondo cui «l’influenza di un attacco terroristico sulle abitudini dei turisti è diminuita».

«Se gli attentati di Londra del 2005 fossero avvenuti due anni prima, il settore del turismo non si sarebbe ripreso così in fretta», osserva.

Discorso simile per le catastrofi naturali: il ricordo di una tragedia svanisce in fretta. «L’anno scorso, a causa dello tsunami, mete come Sri Lanka o Maldive sono state poco richieste. La situazione si è però invertita nel 2006», rileva Peter Brun, portavoce di Kuoni.

Destinazione sicura. Davvero?

Il recente colpo di Stato in Thailanda – che sebbene pacifico rimane pur sempre un evento straordinario – evidenzia una volta di più che il concetto di stabilità (e quindi di sicurezza) non sia più attuale.

«Nelle promozioni turistiche il fattore sicurezza non può più essere garantito al 100%», commenta Walter Kunz.

Diversa la valutazione di Hansruedi Müller, direttore dell’Istituto di ricerca sul tempo libero e il turismo di Berna, per il quale esistono ancora delle oasi sicure. Tra queste la Svizzera: «Il nostro paese approfitta, per così dire, del clima generale di incertezza, in particolare nel ramo del turismo aziendale».

Benessere e crociere

Per il futuro, le agenzie intervistate confidano in un aumento dei viaggi individuali.

Il turismo di massa continuerà comunque ad esistere per ragioni di budget. Il prezzo rimane un fattore importante, come conferma la forte crescita delle destinazioni economiche (come Slovacchia o Bulgaria).

Tra le vacanze più richieste a medio termine: i viaggi wellness, i viaggi attivi, le crociere e le vacanze di lusso.

«In generale, il mercato dovrebbe crescere del 5-10% nel 2006», prevede Walter Kunz.

swissinfo, Luigi Jorio

Cifra d’affari delle agenzie turistiche elvetiche nel 2005: 12,5 miliardi di franchi (710 miliardi nel mondo).
I principali attori sul mercato elvetico sono Kuoni Viaggi, Hotelplan, TUI e il gruppo Travelhouse.
2’500 agenzie di viaggio in Svizzera.
10’500 persone attive nel settore.

Secondo l’ultima inchiesta sul tema pubblicata dall’Ufficio federale di statistica, nel 2003 l’83% delle persone residenti in Svizzera ha effettuato almeno un viaggio, privato o per lavoro, con pernottamento.

Rispetto al 1998, la popolazione ha preferito maggiormente le destinazioni più vicine.

Per i brevi viaggi privati, si è optato principalmente per la Svizzera, mentre le mete estere più gettonate sono state Germania e Italia.

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