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Iniziata in Ticino la stagione invernale

Anche gli appassionati di snow bord hanno approfittato dell'apertura delle piste di sci ad Airolo-Pesciüm Schweiz Tourismus

Il precoce arrivo dell'inverno nel nord del Canton Ticino ha anche dei vantaggi. Gli appassionati di sci possono infatti praticare da sabato il loro sport preferito. Aperti gli impianti di Airolo, Sonogno, Monte Tamaro e per lo sci nordico Campra.

Gli impianti di risalita della stazione sciistica di Airolo-Pesciüm funzioneranno però solo durante il fine settimana, come ha reso noto l’Ufficio ticinese del turismo. L’apertura generalizzata della stagione invernale è infatti prevista per il prossimo 16 dicembre, sempre che la neve caduta finora, oltre un metro, tenga fino ad allora. Aperti anche gli impianti del Monte Tamaro e di Sonogno.

Anche gli amanti dello sci di fondo possono già dilettarsi a partire da sabato. Il centro di sci nordico di Campra, in Val di Blenio, ha infatti aperto le proprie piste. A San Bernardino, nel Canton Grigioni, l’apertura della stagione invernale è invece prevista fra due settimane, il 25 novembre, come ha fatto sapere il locale ufficio del turismo.

Il precoce arrivo dell’inverno è una grande chance per i responsabili delle stazioni invernali ticinesi e per gli operatori del settore, che necessitano di una buona stagione per riportare gli affari in attivo. Dopo diversi inverni avari di neve al sud delle Alpi, le società degli impianti meccanici di risalita sono infatti sul bordo del fallimento. Una situazione talmente critica che ha indotto il Canton Ticino ad intervenire per ripianare i debiti maggiori.

Le abbondanti nevicate degli ultimi giorni sembrano premiare gli sforzi del Cantone per tenere aperti gli impianti nonostante le difficoltà finanziarie. Ma c’è chi mette in guardia da facili ottimismi. L’innalzamento del limite delle nevicate dovuto all’effetto serra avrà presto conseguenze drammatiche per le stazioni sciistiche situate al disotto dei 1500.

Quindici giorni fa giungevano buone notizie per gli impianti di risalita. Nella seduta dello scorso 24 ottobre il Consiglio di Stato approvava infatti il messaggio per la partecipazione al risanamento finanziario della società Nara del 2000 SA per complessivi 758.200 franchi. Nello stesso messaggio il governo ticinese dichiarava la propria disponibilità a partecipare ad altre operazioni di risanamento.

Alla decisione del Consiglio di Stato rispondeva, il 26 ottobre, il WWF della Svizzera italiana, mettendo in particolare l’accento su un recente studio effettuato dall’Università di Zurigo per conto del Fondo nazionale di ricerca, studio che giunge alla chiara conclusione che “solo le stazioni poste al di sopra dei 1.500 metri, che peraltro nella Svizzera italiana non abbondano, potranno alla lunga sopravvivere al mutamento delle condizioni climatiche”.

La soluzione potrebbe allora venire dall’innevamento programmato. Progetti in questo senso sono stati elaborati per il Monte Tamaro, per Bosco Gurin e per Airolo, mentre la stazione di Campo Blenio usufrusice già da tempo di questa possibilità.

È vero però che gli alti costi dell’innevamento, le temperature troppo elevate e la scarsa attrattività per i turisti potrebbero mettere in pericolo questi progetti. Che fare allora? Sperare in un inverno di abbondanti nevicate e se il buongiorno si vede dal mattino, le precipitazioni degli ultimi giorni potrebbero preludere ad una stagione favorevole per i responsabili degli impianti di risalita della Svizzera italiana.

swissinfo

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