Inquietudine nella Gironda: ancora a piede libero l’assassino di una giovane svizzera

Non ci sono ancora tracce dell'omicida che ha strangolato la diciottenne elvetica che si trovava in vacanza in Francia assieme alla famiglia. Pronti due identikit; non si escluda possa trattarsi anche di un serial killer.
Nel campeggio municipale di Carcans-plage in Gironda, nessuna ragazza si avventura più, da sola, nella spiagga di dune dove è stato scoperto il corpo di Siliya, la giovane svizzera di cui era stata denunciata la scomparsa venerdi pomeriggio.
Sdraiati al sole, i bagnanti si raccontano, rabbrividendo, i dettagli dell’omicidio. C’è chi ricorda il viso di quella ragazza incrociata fra una tenda e un igloo, altri ripetono quelle quattro frasi scambiate insieme, ma i discorsi si concentrano soprattutto sull’ipotesi inquietante che il delitto sia opera di un maniaco o di un serial killer.
Ancora in libertà l’assassino, secondo le voci che corrono da un lido all’altro del Medoc, potrebbe essere ancora appostato fra un lettino e un ombrellone in riva al mare. Il corpo della diciottenne di Zurigo è stato trovato da un passante sabato pomeriggio. Secondo la prima autopsia, la giovane è morta strangolata. Tuttavia il corpo seminudo e il fatto che fosse quasi completamente coperta di sabbia, lasciano presagire il crimine sessuale.
La vittima soggiornava con la famiglia in un campeggio vicino all’Oceano e pare che i litigi fossero frequenti. Secondo i vicini di tenda, anche quel venerdi’ c’era stato un conflitto accesso con il padre e la madre. Subito dopo se n’era andata a fare un giro per calmarsi, lontana dal camping.
Forse dopo pochi minuti aveva già fatto quell’incontro decisivo per il suo tragico destino.
Intanto la gendarmeria ha preparato un identikit di due testimoni o possibili sospetti: un turista tedesco e un quarantenne che sarebbero stati notati non lontano dal campeggio. Per molti turisti, interrogati dai gendarmi, le vacanze hanno un gusto amaro. La fine tragica di Siliya ha privato la stazione balneare di quella “leggerezza” tipicamente estiva. La paura e le supposizioni più strane circolano fra i villeggianti di origine svizzera e tedesca, numerosi nella regione. In molti hanno già preparato le valigie per lasciare il campeggio del dramma.
Silvia Luperini

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