L’ONU vorrebbe più soldi dalla Svizzera per i rifugiati

Il nuovo Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) Ruud Lubbers spera che la Svizzera incrementi la sua partecipazione finanziaria all'UNHCR. Tre settimane dopo aver assunto la carica, l'ex premier olandese è stato ricevuto lunedì a Berna dai consiglieri federali Ruth Metzler e Joseph Deiss.
«Negli ultimi sei anni, il contributo svizzero è rimasto invariato, oggi sarebbe il momento di aumentarlo», ha dichiarato Lubbers in un incontro con i media. Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Joseph Deiss «spera» che ciò possa avvenire a «breve termine».
Con un po’ più di 30 milioni di franchi versati ogni anno, la Confederazione figura all’undicesimo posto nella classifica dei paesi donatori. La Svizzera accoglie inoltre a Ginevra la sede dell’organizzazione e fa parte del Consiglio esecutivo, l’organo direttivo dell’UNHCR.
Con i consiglieri federali Metzler e Deiss, Ruud Lubbers ha anche discusso dei preparativi della Conferenza internazionale sui rifugiati che si terrà a Ginevra dal 14 dicembre prossimo. Sul tavolo di lavoro ci sarà la revisione della Convenzione delle Nazioni Unite del 1951 sullo statuto dei rifugiati, all’origine della creazione dell’UNHCR.
«Ogni rifugiato deve essere protetto», ha aggiunto l’Alto commissario. «Abbiamo bisogno di maggiore efficacia e minor burocrazia». L’UNHCR non deve solamente aiutare le persone che si sono rifugiate all’estero e sostenere il loro eventuale rientro in patria, ma anche «prevenire le migrazioni», ha sottolineato.
swissinfo e agenzie

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