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L’UDC per l’apertura domenicale dei negozi

La revisione della legge sul lavoro è stata approvata a stragrande maggioranza dai delegati UDC Keystone

L'Unione democratica di centro approva la proposta di apertura domenicale dei negozi e respinge la moratoria sugli OGM nell'agricoltura, in votazione il 27 novembre.

Tracciando un bilancio a metà legislatura, il presidente del partito Ueli Maurer ha affermato che l’UDC è riuscita ad imporre un cambiamento di rotta nella politica svizzera.

Riuniti sabato a Näfels, nel canton Glarona, i delegati dell’Unione democratica di centro (UDC) si sono espressi a grande maggioranza in favore della revisione della legge sul lavoro, destinata ad autorizzare l’apertura domenicale di negozi in stazioni e aeroporti.

330 i voti favorevoli e 27 quelli contrari alla proposta di modifica legislativa, sulla quale il popolo svizzero sarà chiamato ad esprimersi il prossimo 27 novembre.

Sostenuta dal governo e dalla maggioranza del parlamento, la revisione della legge sul lavoro viene invece combattuta da un referendum lanciato dalle due organizzazioni mantello dei lavoratori, l’Unione sindacale svizzera e Travail.Suisse.

Libertà di scelta

Secondo il consigliere nazionale svittese dell’UDC Peter Föhn, questa riforma legislativa non costituisce in alcun modo una liberalizzazione del lavoro domenicale.

A suo avviso, le nuove basi legali garantiranno invece una maggiore sicurezza giuridica per i lavoratori e i datori di lavoro.

I dipendenti potranno scegliere liberamente se intendono lavorare la domenica o meno. Allo stesso modo, sempre secondo Föhn, i consumatori devono poter scegliere se vogliono fare o no degli acquisti la domenica.

L’apertura domenicale dei negozi permetterà inoltre di creare nuovi posti di lavoro e non soltanto nelle grandi agglomerazioni.

A detta di Peter Föhn, della revisione della legge potranno trarre beneficio in particolare le regioni periferiche e turistiche, che potranno chiedere l’autorizzazione di tenere aperti i negozi la domenica, in collaborazione con le Ferrovie federali svizzere.

Moratoria dannosa

Con 229 voti contro 103, i delegati dell’UDC hanno invece respinto l’iniziativa popolare «per alimenti prodotti senza manipolazioni genetiche», pure sottoposta a votazione federale il 27 novembre.

L’iniziativa chiede di vietare l’impiego di piante e animali geneticamente modificati nell’agricoltura svizzera. Il divieto sarebbe valido cinque anni.

La moratoria è superflua, disonesta e dannosa, ha sostenuto il consigliere nazionale bernese Hansruedi Wandfluh.

Superflua perché la legge in vigore sull’ingegneria genetica è già sufficientemente restrittiva.

Disonesta perché i promotori dell’iniziativa mirano in realtà a un divieto a lungo termine della tecnologia genetica. Dannosa perché è un attacco indiretto alla ricerca in Svizzera, ha aggiunto Wandfluh.

Bilancio di Maurer

Da parte sua, il presidente dell’UDC Ueli Maurer ha approfittato dell’assemblea dei delegati per trarre un bilancio della situazione a metà legislatura.

Secondo Maurer, il suo partito è riuscito ad imporre un cambiamento di rotta nella politica svizzera, in particolare per quanto concerne il settore dell’asilo.

“Il nostro impegno in favore della ‘qualità svizzera’ ci ha permesso di conquistare da soli diversi successi dalle ultime elezioni federali”, ha affermato il presidente del maggiore partito svizzero, facendo riferimento alle votazioni popolari sulla naturalizzazione agevolata degli stranieri e sull’internamento dei criminali.

Sempre a detta di Maurer, pur perdendo le ultime due votazioni in materia di integrazione europea (Schengen/Dublino ed estensione della libera circolazione delle persone ai 10 nuovi membri dell’UE), l’UDC è riuscita a strappare una maggioranza di consensi in favore della via dei trattati bilaterali nei rapporti con Bruxelles.

swissinfo e agenzie

Riuniti sabato a Näfels, nel canton Glarona, i delegati dell’Unione democratica di centro hanno espresso le loro posizioni riguardo alle votazioni federali del prossimo 27 novembre.
Con 330 voti contro 27, i rappresentanti del partito hanno approvato la proposta di apertura domenicale dei negozi nelle stazioni e negli aeroporti, combattuta invece dai sindacati.
229 delegati contro 103 hanno respinto invece l’iniziativa popolare che chiede una moratoria di cinque anni sull’impiego di organismi geneticamente modificati nell’agricoltura.

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