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Rilasciato Alvaro Baragiola in Corsica

Alvaro Baragiola in una foto di archivio Keystone

La Corte di appello di Bastia ha deciso di respingere la richiesta di estradizione presentata dalle autorità italiane. Condannato all'ergastolo in Italia in relazione all'omicidio di Aldo Moro, Baragiola era stato arrestato il 2 giugno scorso.

Contattata da swissinfo, l’avvocata di Baragiola, Irène Terrel, si è detta più che soddisfatta per la decisione adottata dalla Corte di appello di Bastia. Una decisione che, a suo avviso, corrisponde al diritto vigente in quanto Baragiola era già stato condannato a 17 anni di prigione in Svizzera e non poteva venir sottoposto ad un nuovo processo in Italia. Il diritto francese è inoltre contrario all’estradizione di una persona condannata in contumacia dal paese che ne avanza la richiesta.

Come confermato da Irène Terrel, il rifiuto della richiesta di estradizione, emanato dalle autorità giudiziarie francesi, significa in pratica che Baragiola è ora un uomo libero, libero di spostarsi in tutta Europa. Non è il caso chiaramente dell’Italia, dove il cittadino svizzero è tuttora considerato un membro delle Brigate rosse ed è ricercato, tra l’altro, per la sua presunta partecipazione all’assassinio di Aldo Moro nel 1978.

Baragiola era stato arrestato il 2 giugno scorso, mentre si trovava tranquillamente su una spiaggia in Corsica. Da allora era rimasto imprigionato nel carcere di Borgo, nei pressi di Bastia, in condizioni di totale isolamento ed era stato interrogato a più riprese dalla magistratura francese e anche da rappresentanti della giustizia italiana.

Alvaro Lojacono aveva ottenuto nel 1986 la nazionalità svizzera, riprendendo nel contempo il cognome Baragiola dalla madre, che risiede nel Canton Ticino. Una mossa che gli aveva permesso di sfuggire al mandato di estradizione spiccato dalle autorità italiane. Nel 1989 era stato comunque condannato dalla giustizia elvetica a 17 anni di prigione in relazione all’omicidio del giudice romano Girolamo Tartaglione nel 1978. Dopo aver scontato circa i due terzi di questa pena, era stato rilasciato nell’ottobre dell’anno scorso.

In Italia Baragiola era stato condannato invece due volte all’ergastolo sotto l’accusa, tra l’altro, di aver partecipato agli omicidi del giudice Tartaglione, di Aldo Moro e del neofascista Miki Mantakas.

swissinfo

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