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Stizza e rimproveri dopo l’eliminazione della Nazionale

La delusione tra i tifosi elvetici accorsi al St. Jackob Keystone

Una rete della Turchia negli ultimi istanti di gioco ha messo fine ai sogni europei della Svizzera. Un'eliminazione prematura che la stampa elvetica ha accolto con tanta delusione e parecchi rimproveri.

Lo si era atteso per molto tempo, se ne parlava da mesi e ora l’Europeo di calcio della Svizzera… «È già finito!», per usare il titolo in prima pagina del romando 24 Heures.

Eppure quella che doveva essere una festa, una lunga festa, era iniziata nel modo giusto: una marea rossa e bianca di tifosi si era riversata nello stadio di Basilea e radunata di fronte agli schermi giganti e nelle UBS Arena di tutto il paese per seguire l’incontro con la Turchia. I tifosi turchi, che portano gli stessi colori, erano mischiati amichevolmente alla massa.

Complessivamente, nella città renana sono accorse 75’000 persone, hanno stimato gli organizzatori. Un’affluenza quindi minore rispetto alla partita di apertura contro la Cechia (100’000), probabilmente a causa della pioggia.

La festa è invece stata rovinata dalla rete di Arda al 92′ e pure da qualche fan frustrato per la sconfitta. Le forze dell’ordine sono dovute intervenire a Basilea, Berna e nella zona destinata ai tifosi nel centro di Zurigo per sedare alcune scaramucce. Una ventina di persone sono state arrestate.

Naufragio collettivo

La delusione dei tifosi è condivisa anche dalla stampa elvetica, che con toni più o meno severi riconosce i limiti del calcio svizzero e punta il dito contro i giocatori e i dirigenti della Nazionale.

«Inutile nascondersi la faccia – afferma il 24 Heures – il fallimento è clamoroso». Nonostante la qualità del lavoro di formazione dei giocatori, sostiene l’editorialista del quotidiano con sede a Losanna, il vivaio del calcio elvetico è troppo modesto.

Anche Le Matin cerca i responsabili di un «naufragio programmato» tra i giocatori, rei di essersi messi addosso troppa pressione e di non aver saputo mostrare quanto promesso. L’abito che inizialmente si era ritagliata la Svizzera – scrive Le Temps ricordando che la Nazionale si era persino data per candidata al titolo europeo – era decisamente sproporzionato.

«È un tonfo di portata europea», titola La Regione, per la quale il naufragio abbattutosi mercoledì sera sul St. Jackob di Basilea – e che per un attimo ha fatto pensare ad un’interruzione della partita – è la metafora riuscita di un naufragio collettivo.

Campioni della sfortuna…

Sono bastati quattro giorni per abbandonare un’avventura in gestazione da cinque anni, deplora Le Temps. La sconfitta e l’eliminazione dal torneo non sono comunque una sorpresa, scrive, visto che la Svizzera ha ottenuto soltanto due pareggi nelle sue tre partecipazioni all’Europeo (1996, 2004 e 2008).

Un’uscita di scena amara soprattutto per l’allenatore Köbi Kuhn, che ha ancora una volta fallito un appuntamento importante, deplora il Tages Anzeiger. Si tratta del «momento più nero» dell’era Kuhn, sostiene la Balser Zeitung.

I dirigenti, che ponevano come obiettivo la conquista del titolo, sono ora chiamati a rendere conto della disfatta, sottolinea il Corriere del Ticino, per il quale «farebbero bene a farsi da parte».

Per il Blick la sorte della Nazionale di Kuhn è invece stata sancita dagli «dei del calcio». «Siamo campioni della scalogna», titola il giornale svizzero tedesco, che rammenta la serie di episodi sfortunati che hanno ostacolato il percorso elvetico: l’infortunio di Barnetta in allenamento, i ferimenti di Nkufo, Streller e Frei, il rigore non concesso contro la Cechia….

Più filosofico il bernese Der Bund: dopo «aver dato tutto e perso tutto» non rimane altro che lo spirito di ospitalità che la città di Berna ha mostrato ai tifosi olandesi. «Sperando che loro squadra faccia meglio…».

… e dell’ospitalità

Ringraziando la squadra nazionale per l’impegno mostrato nella sfortunata partita contro la Turchia, il ministro dello sport Samuel Schmid ha voluto sottolineare che «nonostante la sconfitta la festa continua».

«Anche se non siamo riusciti a qualificarci per i quarti di finale – indica in un comunicato – abbiamo pur sempre la possibilità di diventare campioni europei di ospitalità».

swissinfo, Luigi Jorio

Basilea, St. Jakobspark, 39’730 spettatori.

Svizzera – Turchia: 1-2

Reti: 32′ Yakin 1-0, 57′ Sentürk 1-1, 92′ Arda 1-2

Arbitro: Lubos Michel (Slovacchia)

Ginevra: 29’016 spettatori

Cechia – Portogallo 1-3 (1-1)

8′ Deco, 17′ Sionko, C. Ronaldo ’73, Quaresma ’91

Classifica

1. Portogallo 6 punti (+ 4 reti)
2. Cechia 3 punti (-1)
3. Turchia 3 punti (-1)
4. Svizzera 0 punti (-3)

«La Turchia fa il colpaccio, la Svizzera fuori dall’Euro», titola la Gazzetta dello sport sulla sua versione online.

La Svizzera è stata punita oltre i suoi demeriti, scrive, parlando di una «doccia più gelata della pioggia di Basilea».

Il Corriere dello Sport sottolinea invece la rivincita presa dalla Turchia, dopo essere stata battuta tre anni fa dalla Svizzera nello spareggio per i Mondiali. A sognare sono ora i turchi, i quali «si giocano contro la Cechia i quarti di finale che fino al 91′ di mercoledì sera sembravano un sogno».

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