Swiss-Ski, tra imbrogli e speranze per il futuro

Scarsi risultati, corse manipolate, teste che cadono: in questo contesto la Federazione svizzera di sci ha scelto un nuovo responsabile per la squadra femminile.
Osi Inglin prende le redini della squadra A. Il responsabile della squdra C (juniori), Lars Erik Gulaker, è stato licenziato per dei brogli.
Dopo aver mancato i mondiali di Bormio e non aver ottenuto nessuna vittoria in Coppa del mondo, la Federazione svizzera di sci (Swiss-Ski) sta vivendo un momento difficile. Martedì Swiss-Ski ha nominato Osi Inglin come successore di Marie-Theres Nadig alla testa della nazionale A femminile.
Inglin avrà il non facile compito di ricostruire una nazionale che nella scorsa stagione non è riuscita ad andare oltre un quinto posto in Coppa del mondo. Gli esperti del circo bianco giudicano positivamente l’assunzione di Inglin, un uomo per cui lo sci non è solo un lavoro ma anche una vocazione.
Lo svittese, che ha già lavorato per Swiss-Ski tra il 1992 e il 2002 contribuendo ai successi di Michael von Grünigen e Didier Cuche, non sa ancora su quali sciatrici potrà contare.
Sonja Nef e Marlies Oester meditano seriamente di ritirarsi e il settore giovanile è scosso in questi giorni da uno scandalo che riguarda la manipolazione di corse FIS, scandalo che è costato il posto di lavoro a Lars Erik Gulaker, responsabile della squadra C femminile.
Risultati truccati
Una lettera anonima ha denunciato i brogli avvenuti nel corso di due gare FIS (Federazione internazionale di sci) tenutesi in dicembre a Davos. Queste gare permettono ai giovani talenti di raccogliere importanti punti FIS, utili per ottenere dei pettorali di partenza migliori nelle gare che contano.
Stando al complicato regolamento della FIS, se al via ci sono degli sciatori che gareggiano con successo in Coppa del mondo, alla gara viene attribuito un valore maggiore ed è più facile per i partecipanti migliorare il proprio conto-punti.
Ma cosa è successo a Davos? Marlies Oester e Corina Grünenfelder, sciatrici che fanno di Coppa del mondo, figurano nelle classifiche degli slalom disputati tra l’otto e il nove dicembre. Entrambe sarebbero state squalificate, ma in realtà non hanno mai preso il via. Marlies Oester si trovava in Italia per dei test e Corina Grünenfelder aveva già messo termine alla sua carriera.
È stato il giudice di gara a far scattare il cancelletto di partenza al momento in cui le due sciatrici avrebbero dovuto prendere il via. La delegata tecnica della FIS, presente all’arrivo, non ha potuto accorgersi dell’imbroglio, è partita dal presupposto che le atlete fossero incappate in un errore lungo il percorso e ha convalidato i risultati.
Omertà
A pagare per il fattaccio è stato l’allenatore della nazionale giovanile femminile (“quadro C”), il norvegese Lars Erik Gulaker. «Sono responsabile», ha dichiarato Gulaker che nel frattempo è stato sospeso da Swiss-Ski. «Non ero solo, perché per una persona sola sarebbe stato impossibile truccare i risultati. Ma mi prendo la colpa. So che si è trattato di una frode. Mi dispiace, ma non posso più tornare indietro».
Ma Gulaker lancia anche delle accuse. I brogli sarebbero stati una provocazione. «Succede spesso che delle sciatrici di punta si annuncino alle gare FIS e poi non prendano il via. In questo modo non possiamo fare dei progressi nello sci elvetico».
L’omertà che sembra regnare nell’ambiente dello sci ha ritardato di molto lo scoppio dello scandalo. «Abbiamo ricevuto una lettera anonima», dichiara Sarah Lewis, una delle responsabili della FIS, «che ci chiedeva di controllare con attenzione i risultati degli slalom di Davos».
Per lo sci svizzero è un altro duro colpo. In un’intervista rilasciata al quotidiano Blick, Gian Gilli, responsabile del settore competizioni di Swiss-Ski ha affermato che l’associazione «critica nel modo più deciso atti del genere. Si tratta di un attacco inaccettabile al fair-play. I nostri atleti non hanno bisogno di questi giochetti. Gulaker ha danneggiato la nostra immagine e per questo è stato licenziato».
swissinfo e agenzie
Ai mondiali di Bormio, la nazionale elvetica non ha conquistato nessuna medaglia: peggior risultato dal 1966.
Coppa del mondo 2004: nessuna vittoria, non succedeva da 38 anni.
In seguito ai pessimi risultati, la responsabile del settore femminile, Marie-Theres Nadig ha dovuto lasciare l’incarico.
Le succede Osi Inglin.
I risultati di due slalom FIS disputati in dicembre a Davos sono stati manipolati. In classifica figuravano due atlete che non hanno mai preso il via.
La presenza di due sciatrici di Coppa del mondo avrebbe permesso alle sciatrici giovani di ottenere dei punteggi migliori nelle classifiche della Federazione internazionale di sci.
Il capo della squadra femminile C elvetica (juniori), Lars Erik Gulaker, si è assunto la responsabilità dell’accaduto ed è stato licenziato da Swiss-Sky.

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