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Le stazioni sciistiche imbottite di fiducia

Le stazioni sciistiche invernali sperano di ripetere l'eccellente risultato dell'anno scorso Keystone

Gli operatori turistici sono piuttosto ottimisti: in Svizzera la stagione bianca si annuncia buona e capace di fare dimenticare il grigiore della crisi economica.

Secondo le prime indicazioni, per le vacanze di Natale e di Capodanno le prenotazioni raggiungeranno i livelli dell’inverno scorso.

“Tutti i segnali – confida a swissinfo.ch Urs Zenhäusern, direttore della comunicazione di Vallese Turismo – sono positivi. Penso che registreremo una certa stabilità, e forse persino qualcosa di più”.

Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, lo scorso inverno le stazioni sciistiche svizzere hanno sentito qualche brivido, con dei pernottamenti al di sotto del 6,4% da gennaio ad agosto 2009. Un calo, secondo Svizzera Turismo, che fa seguito ad un aumento costante dal 2003 fino all’annata 2007-2008, l’inverno migliore di sempre con 16 milioni di pernottamenti.

Cornelia Lindner, responsabile delle relazioni pubbliche all’ente turistico di Davos-Klosters, si mostra fiduciosa sulla prossima stagione. Nella regione le prenotazioni stanno andando benissimo. “Per Natale e Capodanno ci sono solo pochi appartamenti ancora liberi. Lo stesso vale per febbraio”.

Un medesimo ottimo messaggio si registra anche in altre località, come Arosa, Grindelwald, Gstaad, Adelboden, Engelberg, Laax, Blatten-Belalp, Reideralp e Bettmeralp. “E’ comunque ancora presto per avere un quadro preciso – sottolinea la portavoce di Svizzera Turismo Veronique Kanel – poiché un numero sempre maggiore di persone si affida alle prenotazioni last-minute. Del resto la stagione invernale dipende fortemente dalle condizioni di innevamento”.

Le stazioni di villeggiatura sperano di ripetere i risultati della scorsa stagione, quando la neve ha iniziato a cadere nella maggior parte del Paese ai primi di ottobre, regalando abbondanti fiocchi bianchi anche in aprile.

I britannici in calo

Nella località vallesana di Saas Fee, ci sono ancora camere disponibili in quattro diversi alberghi a cinque stelle, che registrano un calo di prenotazioni rispetto agli anni precedenti. Tuttavia il 90 per cento degli appartamenti ed altre sistemazioni meno costose – come per esempio gli ostelli della gioventù e i Bed & Breakfast, sono quasi pieni.

Nel formulare le prime possibili previsioni, Véronique Kanel ha pure confermato una nuova tendenza: “I turisti svizzeri, che rappresentano la maggioranza dei nostri clienti, si stanno spostando dagli alberghi ad altre forme di alloggio”. Un fatto che può anche essere imputato ad un’offerta maggiore di appartamenti e case vacanza in montagna.

“Dall’inizio dell’anno abbiamo avuto un numero record di contratti firmati con le persone che desiderano affittare per le vacanze il loro appartamento o la loro abitazione. L’aumento – ha dichiarato al quotidiano romando Le Temps Amos Marco, direttore dell’agenzia Interhome per la Svizzera – oscilla tra il 20 e il 30 per cento”.

Vicino a Verbier, dove tradizionalmente un turista su cinque è britannico, le prospettive sono però meno chiare. La difficile situazione creditizia abbinata a un tasso di cambio sfavorevole, significa pronosticare un calo del 20% rispetto allo scorso inverno.

“Abbiamo avuto un sacco di domande -spiega Pierre-Yves Délèze, vice direttore dell’Ufficio del turismo di Verbier – ma poche le prenotazioni confermate. Dal momento che quest’anno la data delle ferie non è l’ideale, i turisti tendono a prenotare per una settimana anziché due”.

Dal mese di ottobre 2007 i turisti britannici che venivano in Svizzera, hanno effettivamente perso un terzo del loro potere d’acquisto. “La crisi economica – sottolinea Kanel – ha colpito altri mercati, ma non in modo così grave come per gli inglesi. Dovremo recuperare la clientela inglese in un prossimo futuro”.

Spinta promozionale

Questo inverno Svizzera Turismo investirà 20 milioni di franchi (19,49 milioni dollari), in campagne promozionali. Il turismo beneficerà inoltre di un’iniezione di 12 milioni di franchi supplementari nel quadro del secondo pacchetto di misure di stabilizzazione volute dal consiglio federale per fra fronte alla crisi.

Con un’ulteriore campagna di marketing sui principali mercati in crescita – Svizzera, Germania, Francia e Italia – si mira ad ammortizzare il previsto calo della domanda turistica.

Simon Bradley, swissinfo.ch
(traduzione e adattamento dall’inglese Françoise Gehring)

Contrariamente a molti operatori del settore, la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) non è così ottimista per la stagione invernale.

Basandosi su uno studio del BAK Basel Economics, la SECO ha infatti comunicato lunedì di prevedere un calo dei pernottamenti del 3,7% tra novembre 2009 e aprile 2010.

La flessione sarà particolarmente marcata per la clientela estera, con una diminuzione del 5,1%. La domanda interna dovrebbe invece scendere dell’1,9%.

la ripresa non è attesa prima della fine del 2010.

7.400 km di piste per lo sci nordico

5.500 km di piste per lo sci di fondo

2.900 km di sentieri invernali (la più grande rete di sentieri per escursioni invernali sulle Alpi)

2.100 km di percorsi per racchette da neve

29 aree di sport invernali situate al di sopra 2.800 m (altezza media), un record di altitudine europeo

pendio con la verticale massima, il Klein Matterhorn-Zermatt: 2.300 m

650 società di impianti di risalita che operano in stazioni sciistiche della Svizzera. Con 11.000 dipendenti, sono un fattore chiave economica nelle regioni di montagna.

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