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Congresso USS: per un’AVS più forte

Rieletto alla presidenza dell'Unione sindacale svizzera: Paul Rechsteiner Keystone

Il congresso dell'Unione sindacale svizzera (USS), conclusosi sabato, ha votato numerose proposte destinate a rafforzare i diritti dei salariati.

Su tutte primeggia la volontà, relativamente al sistema pensionistico, di rafforzare l’AVS.

I delegati, riuniti a Berna, hanno massicciamente sostenuto l’idea di introdurre una tredicesima mensilità dell’AVS e dell’Assicurazione invalidità (AI), intesa come una risposta al «furto delle rendite», ossia l’abbassamento del tasso minimo di remunerazione degli averi del secondo pilastro al 3,25 per cento a partire dal prossimo primo gennaio.

«L’obiettivo di una tredicesima rendita mensile non è né utopia né pazzia», ha detto René Zimmermann, segretario del Sindacato del personale dei trasporti (SEV), ricordando che in altri paesi, come ad esempio l’Austria, già è realtà.

Il congresso non si è affatto pronunciato sulla questione del finanziamento della prestazione supplementare, i cui costi ammonterebbero a 2,3 miliardi di franchi. In un’intervista al «Blick», il presidente dell’USS Paul Rechsteiner ha tuttavia evocato l’utilizzo di ricavi delle riserve di oro della Banca nazionale.

Posta: appoggiate le azioni di protesta

La riforma del sistema pensionistico è stata al centro di un confronto senza storia nettamente perso dall’»ala radicale» del congresso.

Tra i temi di stretta attualità non è solo il sistema pensionistico ad aver occupato i delegati delle varie federazioni sindacali.

Il progetto «REMA» della Posta di concentrare gli attuali 18 centri di smistamento delle lettere in tre soli siti, con la conseguente soppressione di 2 500 posti di lavoro, proprio non è piaciuto e il congresso ne ha chiesto a gran voce il ritiro.

L’USS appoggerà senza riserve tutte le azioni di protesta decise dal Sindacato della comunicazione e dagli impiegati della Posta. Nella loro presa di posizione, i congressisti hanno mostrato una certa moderazione respingendo una proposta di sciopero simultaneo in tutti i centri di smistamento del paese guidato dalla centrale sindacale stessa.

Legge sugli stranieri

Anche la revisione totale della legge sugli stranieri è stata bocciata per il suo carattere discriminatorio. Con 88 voti contro 78, il congresso ha accolto una proposta del sindacato Comedia che chiede il lancio del referendum.

La raccolta delle firme appare ormai scontata dato che, secondo i delegati, il parlamento non è disposto a correggere gli aspetti contestati.

Tra gli altri temi forti del congresso, quello della formazione, come il diritto al tirocinio, la promozione della formazione permanente e nuove competenze per la Confederazione nel campo delle borse di studio.

Parità salariale tra i sessi

La parità salariale fra i sessi ha polarizzato la discussione sul salario minimo, ampiamente sostenuto dai delegati. Sconfessando i vertici della centrale sindacale, le Donne dell’USS hanno ottenuto che nel programma quadriennale figurasse un chiaro impegno a favore della trasparenza salariale.

swissinfo e agenzie

Al congresso, che si tiene ogni quattro anni, hanno partecipato 250 delegati con diritto di voto e circa 150 ospiti e invitati. Le varie proposte votate costituiscono l’orientamento che l’USS sarà tenuta a rispettare per il quadriennio. I delegati hanno rieletto all’unanimità il consigliere nazionale (PS/SG) Paul Rechsteiner per altri quattro anni alla presidenza dell’USS

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