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2004 – La Nuova Lugano, ruggente e dinamica

Lugano, città più popolata del canton Ticino, nonché nona città svizzera Schweiz Tourismus

4 aprile 2004: vengono eletti i 7 municipali ed i 60 consiglieri comunali. Si insediano così i poteri della nona città svizzera.

Per Lugano, per tutto il Ticino e per l’intera Confederazione è un avvenimento storico.

La portata della nuova realtà territoriale va infatti ben oltre l’integrazione amministrativa di nove Comuni in uno solo (ossia Gandria, Viganello, Pregassona, Cureggia, Davesco-Soragno, Breganzona, Pazzallo e Pambio-Noranco confluiti in Lugano).

Ponte tra Italia e Svizzera

In primo luogo perché il nuovo polo urbano, diventato Città di confine, rafforza notevolmente il tradizionale ruolo di collegamento del Ticino tra Italia e Svizzera, tra Milano e Zurigo, tra l’area mediterranea e il Nord Europa. Una maggior integrazione del nostro Paese nel colosso economico lombardo non può che portare beneficio all’intera Confederazione.

In secondo luogo perché la Nuova Lugano suona lo svegliarino all’intero Cantone, dove l’urgenza delle aggregazioni comunali è stata percepita solo in tempi recenti e non senza qualche mal di pancia degli irriducibili guardiani del localismo che paiono non accorgersi del declino socio-economico qua e là già presente.

Un gigante che può fare paura



Certo, la Città sul Ceresio ad alcuni fa paura e non si possono negare due rischi: quello che Lugano finisca per avere più peso politico e potere contrattuale della stessa autorità cantonale e quello della tacita nascita di una sorta di semi-Cantone.

È un dato di fatto che Lugano da sempre funge da locomotiva per il Ticino. Ora ha messo una marcia in più, ma non sarebbe nemmeno nel suo interesse creare una spaccatura tra città e periferia, tra ricchi e poveri a dipendenza dell’area geografica.

Di questo è ben consapevole lo stesso sindaco Giorgio Giudici, vero artefice della Nuova Lugano, il quale non a caso continua a ripetere che le valli sono il valore aggiunto del nuovo Ticino di cui gli agglomerati urbani devono per forza prendersi carico.

Il rischio di un cantone a due velocità



D’altra parte, il rischio di un Ticino a due velocità non si evita sparando sulla “gallina dalle uova d’oro” e su chi si è rimboccato le maniche, bensì attivando finalmente anche nelle altre regioni urbane del Cantone quel dinamismo e quella volontà di unire le forze che sinora, in particolare nel Locarnese e nel Bellinzonese, sono stati frenati da miopia politica e lotte personali.

Solo così sarà possibile costruire un progetto comune per la crescita di tutto il Ticino, con la valorizzazione e la messa in rete delle singole specificità regionali.

Nuovi orizzonti: da Milano alla Cina

Intanto Lugano continua comunque ad andare avanti, dai grandi progetti urbanistici (il nuovo quartiere di Cornaredo, il futuro polo culturale all’ex Palace) alle diverse iniziative in ambito di “politica estera”, campo in cui spiccano i recenti accordi con la Cina.

Si pensa troppo in grande sulle rive del Ceresio? Macché, replica il sindaco Giudici: se non puntiamo laddove ci sono i grandi numeri, non andremo proprio da nessuna parte.

Anche per questo Lugano guarda con sempre maggior interesse a Milano, per stabilire sinergie in ambito commerciale (tramite la nuova fiera che verrà inaugurata il prossimo mese d’aprile), universitario, culturale e dei trasporti.

Quest’ultimo punto è indubbiamente fra i più delicati, sia sul fronte dei collegamenti ferroviari veloci (con tutte le incertezze che tuttora sussistono), sia su quello dell’aviazione (con le difficoltà dello scalo di Agno, alla ricerca di un suo specifico riposizionamento sul mercato, e con le opportunità offerte dall’hub intercontinentale di Malpensa).

Di lavoro ce n’è insomma parecchio per dimostrarsi all’altezza delle ambizioni. E anche gli impegni finanziari non saranno una bazzecola. Come dire che per la Nuova Lugano il difficile viene adesso.

swissinfo, Françoise Gehring, Lugano

52’000 abitanti
30.2 kmq di superficie
7 municipali
60 consiglieri comunali
1.300 dipendenti comunali
30.0000 posti di lavoro in Città
3. piazza finanziaria svizzera con oltre 100 istituti bancari
4 facoltà universitarie (economia, scienze della comunicazione, informatica, teologia)

Il processo delle aggregazioni comunali avviato dal Cantone Ticino sta dando i suoi frutti. La nascita della Nuova Lugano è senza dubbio il risultato e l’esempio più eclatante. Non solo a livello politico, ma anche economico.

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