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A Lugano il primo cimitero islamico del Canton Ticino

Una lapide del cimitero mussulmano di Ginevra, esistente dal 1996. Come a Ginevra, a Lugano i nomi dei defunti saranno trascritti secondo l'alfabeto italiano. Keystone

Dopo tre anni di trattative, la comunità mussulmana ticinese ce l'ha fatta. Messi a punto gli ultimi dettagli, il Municipio cittadino ha rilasciato la licenza edilizia per la realizzazione di un cimitero islamico che sarà realizzato in via Trevano accanto a quello cristiano. In Ticino si contano circa 6000 mussulmani.

Lo spazio concesso dal Comune é riservato ai residenti di fede islamica della regione, ma per un periodo massimo di 5 anni potranno esservi seppelliti anche quelli di altri comuni in attesa che almeno nei principali centri del cantone si provveda alle sepolture secondo le regole del Corano.

In Ticino si contano oggi circa 6.000 mussulmani, con una forte concentrazione nel Luganese, un mosaico di etnie che raggruppa bosniaci, arabi, egiziani, pakistani, turchi, albanesi e altre nazionalità a cui da ultimo si sono aggiunti anche decine di ticinesi che hanno abbracciato la religione maomettana.

Una comunità perfettamente integrata, ma per la quale la mancanza di un proprio cimitero era diventata col tempo un grosso problema. I mussulmani, infatti, non possono essere sepolti accanto ai seguaci di altre religioni e i defunti devono essere collocati con il viso rivolto verso la Mecca. E non tutti possono permettersi di trasferire nei paesi di origine la salma dei loro cari, o desiderano lasciare da morti un paese che per loro è diventato una seconda patria.

Inoltre, si era pure posta la domanda di dove seppellire gli svizzeri convertiti all’Islam. Ora il problema è risolto: sui 650 metri quadrati di terreno messo a disposizione dal Comune ci saranno 135 posti per la sepoltura semplice e 270 per quella doppia.

La comunità verserà alla Città una garanzia di 500 franchi per ogni sepoltura, ma per i domiciliati a Lugano le spese saranno a carico della Città, che provvederà pure all’illuminazione e alla manutenzione del cimitero dove, con un piccolo strappo ai principi islamici che non consentono monumenti funebri, ogni tomba avrà una lapide con in nomi dei defunti trascritti secondo l’alfabeto italiano.

Prossimo obiettivo dei mussulmani ticinesi è la costruzione di una vera moschea. Attualmente esistono nel cantone quattro centri di preghiera ricavati in normali appartamenti, che sono, però, del tutto inadeguati alle esigenze di culto dei numerosi fedeli.

In attesa della moschea a Chiasso è stata già realizzata una biblioteca islamica dotata di migliaia di volumi, mentre, sempre a Lugano, è stata organizzata una scuola domenicale per i più piccoli, frequentata da un’ottantina di bambini che studiano il Corano e la lingua araba.

Libero D’Agostino

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