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A scuola, intelligente non sempre rima con eccellente

I genitori dei bambini molto forti a scuola non dovrebbero troppo focalizzare il loro interesse sulle prestazioni scolastiche dei figli Keystone

I bambini intellettualmente superdotati non sempre hanno le note migliori. Problemi con l'ambiente che li circonda o la mancanza di stimoli può portarli a trascurare il loro potenziale.

La scuola privata «Talenta» di Zurigo è l’unica in Svizzera ad offrire da due anni corsi su misura per questi bambini. Attualmente vi sono iscritti 30 piccoli geni – 18 maschi e 12 femmine – che in due o tre anni riescono a smaltire il programma scolastico del ciclo primario.

Ursula Hoyningen-Süess, dell’istituto di pedagogia speciale dell’Università di Zurigo, ha seguito l’esperienza dell’inizio e ha presentato martedì alla stampa una serie di tesi sull’approccio con i bambini intellettualmente «più svegli».

La prima delle sue conclusione è che è falso pensare che questi bambini non abbiano problemi a scuola. In molti casi essi sfruttano il loro potenziale intellettuale in campi extrascolastici. Un’altra tesi è che molti di questi bambini oltre a non essere sufficientemente stimolati dalla scuola dell’obbligo hanno spesso anche problemi con sé stessi o con l’ambiente che li circonda.

Le aspettative eccessive dei genitori, che si preoccupano soltanto delle loro prestazioni scolastiche, non fanno altro che peggiorare ulteriormente la situazione. Se i bisogni intellettuali di questi giovani non vengono appagati, essi possono reagire con disturbi comportamentali durante le lezioni o anche con disturbi fisici.

Riferendosi all’esperienza zurighese, la ricercatrice ha affermato che il clima che si è instaurato all’interno di «Talenta» ha un influsso positivo per il benessere degli allievi. Sulla base delle esperienze raccolte la scuola organizzerà dalla prossima primavera uno speciale corso post diploma per gli insegnanti che hanno a che fare con bambini superdotati.

Un docente deve essere in grado di reagire più rapidamente di fronte ad un bambino superdotato che presenta disturbi, perché in questi casi la situazione può degenerare molto in fretta, ha affermato la pedagoga. Questi bambini sono in generale anche più caparbi degli altri. L’importante – ha sottolineato la Hoyningen -è che la valutazione non si limiti ai test sul quoziente intellettuale, ma che tenga conto anche della loro personalità.

swissinfo e agenzie

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