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Al via una stagione folle per l’hockey svizzero

Joe Thornton (a sinistra) e Rick Nash, le due star della NHL arrivate a Davos Keystone

Venerdì riparte il campionato di disco su ghiaccio in quella che si annuncia una stagione particolare.

A causa del conflitto salariale che per ora ha bloccato la NHL statunitense, alcune star americane sono attese sulle piste elvetiche.


Il campionato svizzero di disco su ghiaccio parte per la stagione 2004/2005. Viste le condizioni, si può aspettare un’annata degna degli annali dello sport elvetico.

Il «lock out» (lo sciopero, la sospensione temporanea del campionato) ufficializzato mercoledì 15 settembre negli Stati Uniti rimescola infatti le carte anche sul tavolo svizzero. Le superstar del disco d’oltre oceano sono infatti senza contratto e possono offrire il loro talento anche fuori dai confini nazionali.

Il «lock out»

Un passo indietro: ogni dieci ann,i i proprietari dei club della National Hockey League (NHL) e la potente organizzazione dei giocatori professionisti ritrattano il contratto collettivo di base.

Ma come nel 1994, un grave conflitto fra le parti mette in pericolo la stagione. Un accordo non sembra infatti a portata di mano. I proprietari delle trenta squadre del campionato più spettacolare al mondo, intendono fissare dei tetti massimi ai salari (esorbitanti), ma chiaramente i diretti interessati non ci stanno.

«Siamo completamente bloccati», ha affermato alla stampa Gary Bettman, patron della NHL. «La sola questione è sapere per quanto durerà», aggiunge Chris McSorley, manager del Ge/Servette, la squadra di Ginevra, e profondo conoscitore della situazione negli Stati Uniti.

Rinforzi per la Svizzera

La NHL, senza contratto, non debutterà ad ottobre e dunque ogni giocatore è a piede libero e diventa un potenziale sostegno per le squadre europee.

L’HC Davos ne ha già approfittato a piene mani ingaggiando tre giocatori: Joe Thornton, considerato il numero cinque a livello mondiale, Rick Nash, il miglior realizzatore della scorsa stagione, e lo svedese Niklas Hagman. Lo Zugo ha seguito l’esempio offrendo un contratto al finlandese Niko Kapanen, proveniente dai Dallas Stars.

E il fenomeno è solo all’inizio. Le vedette svizzere espatriate potrebbero tornare all’ovile. Così il friburghese David Aebischer potrebbe approdare sulle rive del Ceresio, a Lugano, in attesa di nuove dal suo club, i Colorado Avalanche.

Il bernese dell’Emmental Martin Gerber (Carolina Hurricanes) è annunciato nelle file del Langnau o forse del Davos. Il finlandese Oli Jokinen (Dallas Stars) sembra voler depositare le sue valige in un angolo di Svizzera.

La stagione si annuncia dunque spettacolare, anche perché le nuove regole prevedono di iscrivere fino a quattro giocatori stranieri sul foglio di gara.

Il fenomeno non è completamente nuovo. Già nel 1994 gli spettatori svizzeri avevano potuto ammirare le star della NHL sulle piste svizzere, in occasione dell’ultimo «lock out». Gli appassionati ricordano ancora Doug Gilmour a Rapperswil, Chris Chelios a Bienne o Valeri Kamensky ad Ambri-Piotta.

Niente nella Svizzera francese?

Nella Svizzera romanda la corsa all’americano sembra non voler partire. Da una parte ci sono delle ragioni finanziarie, come nel caso del Losanna e del Friborgo Gotteron che ha rinunciato a David Aebischer.

«Non ci possiamo permettere di far esplodere il bilancio, spiega il direttore dei «Dragons» di Friborgo Roland von Mentlen.

Il Ge/Servette indica altre ragioni per la rinuncia: Anschutz, il grande capo, regna contemporaneamente sui Los Angeles Kings, attori di primo piano della NHL. Visto che si trova su uno dei fronti dello scontro d’oltre oceano, non tollera il «ponte» europeo di cui stanno attualmente approfittando numerose squadre in Svizzera, Germania e Svezia.

swissinfo, Jonathan Hirsch
(traduzione: Daniele Papacella)

Venerdì 17 settembre inizia ufficialmente il campionato di disco su ghiaccio elvetico. Per la prima volta i club elvetici possono schierare ben quattro stranieri contemporaneamente.

La crisi negli Stati Uniti si dimostra dunque particolarmente felice: i club locali possono rimpolpare le file con ottimi elementi.

Nel 1994 la situazione si era già presentata, offrendo uno spettacolo memorabile.

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