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Alla Comunità di Sant’Egidio il Premio Balzan

Il logo della Comunità di Sant'Egidio. www.santegidio.org

La Fondazione Balzan ha scelto di conferire il suo premio più prestigioso, quello per l'umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli, alla Comunità di Sant'Egidio di Roma.

Il riconoscimento, che consiste anche in una ricompensa in denaro di due milioni di franchi, viene assegnato con scadenza non inferiore ai tre anni.

La Comunità Sant’Egidio è stata premiata per il suo progetto di lotta contro l’Aids e la fame in Mozambico e per le sue azioni umanitarie. La fondazione laica, creata nel 1968 a Roma, conta attualmente oltre 40 000 membri attivi in oltre 60 paesi.

Gli altri premi sono andati alla statunitense Nikki Keddie per lo studio del mondo islamico dalla fine del XIX alla fine del XX secolo, ai britannici Colin Andrew Renfrew per l’archeologia preistorica e Michael Marmot per l’epidemiologia, al belga Pierre Deligne per la matematica.

Un premio vincolato


A ognuno dei laureati andrà un milione di franchi, con il vincolo di destinarne la metà a giovani studiosi delle loro materie. Questa condizione è stata introdotta nel 2001 quando l’ammontare del riconoscimento è stato raddoppiato ed ha lo scopo di «incoraggiare la trasmissione dell’eredità tra le grandi personalità del presente e i giovani talenti del futuro, fornendo a questi ultimi i mezzi necessari per le loro attività, ricerche ed opere», precisa la Fondazione.

I premi saranno consegnati il 18 novembre prossimo dal presidente italiano Carlo Azeglio Ciampi presso l’Accademia dei Lincei di Roma. L’anno prossimo le materie premiate saranno: storia sociale e culturale delle città dall’inizio del sedicesimo secolo, storia dell’arte dell’Asia, biologia delle popolazioni, fisica dei minerali.

La Fondazione, con sede a Milano e Zurigo, è stata istituita nel 1956 da Angela Lina Balzan in memoria del padre, il giornalista e industriale antifascista Eugenio Balzan, ritiratosi in Svizzera nel 1933 e morto a Lugano nel 1953.

Dal 1961 premia ogni anno «quattro personalità che si sono distinte a livello internazionale nel campo in cui operano, senza discriminazione di nazionalità, di razza e di religione», precisa una nota. «La rotazione delle materie -caratteristica peculiare dei Balzan – consente di privilegiare filoni di ricerca nuovi o emergenti, e di sostenere ambiti di studio importanti ma trascurati dagli altri grandi riconoscimenti internazionali».

Ogni tre anni o più viene assegnato anche il Premio per l’umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli. Nel 2000 il riconoscimento era andato al pachistano Abdul Sattar Edhi, fondatore di un’organizzazione di assistenza ai poveri del Terzo Mondo, nel 1996 alla Croce rossa e precedentemente a Madre Teresa di Calcutta (1978) e a Papa Giovanni XXIII (1962).

swissinfo e agenzie

Il premio Balzan per la pace, dotato di due milioni di franchi, è assegnato al massimo una volta ogni tre anni.
Gli altri premi Balzan, di un milione di franchi ciascuno, sono assegnati ogni anno a discipline diverse.

La Fondazione Balzan ha sede a Milano e Zurigo. È stata istituita nel 1956 in memoria del giornalista e industriale antifascista Eugenio Balzan, ritiratosi in Svizzera nel 1933 e morto a Lugano nel 1953.

Alla Comunità di Sant’Egidio è andato il premio per la pace.

La motivazione: Per l’impegno della Comunità di Sant’Egidio nel rilanciare nel mondo la convivenza pacifica tra gruppi di etnia diversa e nel promuovere, indipendentemente dal credo religioso, l’azione umanitaria, di pace e di fratellanza fra i popoli, e in particolare per la realizzazione del suo programma DREAM, il ‘sogno’ di lotta all’AIDS e alla malnutrizione che si sta realizzando in Mozambico, modello concreto per altri paesi africani in difficoltà.

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