Blocher dice la sua sulla riorganizzazione dei dipartimenti
Il ministro Christoph Blocher espone le sue idee sulla riorganizzazione dell'amministrazione federale, tema attualmente discusso in governo.
In particolare auspica la creazione di un Dipartimento della socialità competente nei settori delle assicurazioni sociali, della sanità e della migrazione. Il Dipartimento degli affari esteri coordinerebbe dal canto suo ogni attività con l’estero dei diversi dipartimenti.
Continua la riflessione del consiglio federale sulla riorganizzazione dei suoi dipartimenti. Domenica, in un’intervista al settimanale “SontagsZeitung”, anche il ministro di giustizia e polizia Christoph Blocher ha voluto dire la sua in merito.
Le modifiche da lui proposte sono alquanto profonde e implicherebbero una vasta ristrutturazione in seno all’amministrazione federale.
Evitare i doppioni
Blocher auspica in particolare la creazione di un Dipartimento della socialità, che dovrebbe riunire assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS), assicurazione invalidità, sanità, assicurazione malattia, assistenza e migrazione.
Secondo lui infatti nel settore sociale vi sono dei doppioni e delle invasioni di campo che potrebbero essere evitate. Il Dipartimento federale di giustizia e polizia ad esempio è responsabile del finanziamento dell’accoglienza ai rifugiati, sebbene questa sia una prestazione sociale. “Bisognerebbe quindi riunire sotto un unico tetto tutto quanto è simile”, ha affermato.
Ad un altro dipartimento potrebbero invece essere attribuite tutte le funzioni di controllo giuridico, per esempio di sorveglianza delle banche o delle assicurazioni, spiega Blocher. Inoltre sarebbe necessario un dipartimento che comprenda commissione delle banche, sorveglianza delle assicurazioni, ufficio federale di giustizia e servizi di ricorso dell’amministrazione: “Si tratta di funzioni di sorveglianza che andrebbero riunite”, afferma il ministro.
Altri sviluppi
Consiglio federale
Stesso numero di dipartimenti
I settori dei media e della cultura dovrebbero dal canto loro essere inglobati secondo Blocher in un Dipartimento della formazione.
Inoltre bisognerebbe pensare seriamente alla possibilità di trasformare il Dipartimento degli affari esteri in un servizio di coordinamento delle attività degli altri dipartimenti oltre i confini nazionali.
In tal modo le responsabilità sarebbero chiare e si risparmierebbero costi, sostiene il ministro di giustizia, secondo cui non bisognerebbe nemmeno cambiare il numero dei dipartimenti.
Diverse opzioni
Nel maggio 2006 il governo aveva incaricato Moritz Leuenberger di presentare proposte per una ridistribuzione dei compiti fra i dipartimenti, in particolare pensando ai vantaggi e agli svantaggi della creazione di un Dipartimento della formazione. Ma non solo. A inizio dicembre, Leuenberger aveva infatti affermato in una conferenza stampa a Berna che molte opzioni rimangono aperte e che il consiglio federale esaminerà “senza tabù” la possibilità di eventuali altri nuovi raggruppamenti in seno all’Amministrazione federale.
Fra le diverse possibili modifiche, vi è anche quella che prevede la creazione di un Dipartimento della sicurezza che riunisca i settori della polizia e dell’esercito. Il ministro dell’interno Pascal Couchepin ha dal canto suo evocato la possibilità di un trasferimento delle assicurazioni sociali dal suo dipartimento a quello dell’economia in cambio dei settori della formazione e delle scuole universitarie professionali.
Il governo ha previsto di esaminare le eventuali nuove ripartizioni degli uffici federali e di metterle in vigore per l’inizio della nuova legislatura nel 2008. “Anche lo statu quo può essere una variante”, ha precisato Leuenberger.
swissinfo e agenzie
Ognuno dei sette membri del consiglio federale è a capo di un dipartimento e ne assume la responsabilità politica. I membri del governo decidono fra loro la ripartizione dei diversi dipartimenti.
I sette dipartimenti e i loro ministri responsabili:
Moritz Leuenberger: Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (nonché presidente della Confederazione fino al 31 dicembre 2006).
Micheline Calmy-Rey: Dipartimento degli affari esteri (nonché presidentessa della Confederazione dal 1 gennaio 2007)
Pascal Couchepin: Dipartimento dell’interno
Christoph Blocher: Dipartimento di giustizia e polizia
Samuel Schmid: Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport.
Hans-Rudolf Merz: Dipartimento delle finanze
Doris Leuthard: Dipartimento dell’economia
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