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Appello di Moritz Leuenberger alla coesione del governo

Moritz Leuenberger vuole rimanere nel governo anche per preservare la collegialità Keystone Archive

Secondo il presidente della Confederazione, che lascia questo incarico alla fine dell'anno, la partecipazione dei membri del governo alla campagna per le elezioni federali dell'autunno prossimo deve avere chiari limiti.

Per Moritz Leuenberger, solo rispettando il sistema collegiale il governo rimane in grado di agire e di risolvere i principali problemi che attendono la Svizzera.

La collegialità del governo non rappresenta una pia “volontà di armonia” o una sorta di “luna di miele romantica” tra i ministri in carica, ha dichiarato il presidente della Confederazione in un’intervista pubblicata dal giornale domenicale SonntagsZeitung.

“In un sistema di democrazia diretta, come il nostro, la coesione dell’esecutivo costituisce una necessità”, ha aggiunto Moritz Leuenberger, che lascia tra pochi giorni il suo incarico presidenziale.

A suo avviso, i membri del Consiglio federale non possono quindi partecipare alla campagna elettorale per il rinnovo del parlamento nell’ottobre prossimo, attaccando i loro colleghi di governo.

“Nell’ambito della campagna elettorale i consiglieri federali non possono oltrepassare certi limiti. Altrimenti il governo non sarebbe più in grado di agire e i principali problemi del paese resterebbero senza soluzione”.

Ruolo diverso

Un messaggio, quello lanciato da Moritz Leuenberger, che sembra rivolto in particolare all’Unione democratica di centro (UDC). Nelle ultime settimane, in vista delle elezioni di autunno, il maggiore partito di governo ha già fatto leva in inserzioni di propaganda politica sul suo ministro di giustizia e polizia Christoph Blocher.

Il presidente della Confederazione si è però distanziato anche dal suo stesso schieramento politico, il Partito socialista (PS), dopo che alcuni membri hanno già ventilato la possibilità di non rieleggere Christoph Blocher per la prossima legislatura.

“Non sono un militante di base socialista. Sono un consigliere federale socialista e, in quanto tale, non partecipo ad una campagna elettorale contro un membro del governo”.

Leuenberger ha tuttavia manifestato una certa comprensione nei confronti della volontà dei suo compagni di partito: “Anche io, al momento della mia elezione, sono stato confrontato ad una forte resistenza da parte dell’UDC. Non si può però rimproverare ad un partito di non voler eleggere un membro del governo”.

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Sistema collegiale

Questo contenuto è stato pubblicato al Il principio della collegialità è iscritto nella legge sull’organizzazione del Governo. Questo principio prevede che i sette membri dell’Esecutivo prendano le decisioni collettivamente e che poi si impegnino – anche se non sono d’accordo – a sostenere le scelte del Collegio. Negli ultimi anni, complice anche la polarizzazione più marcata del panorama politico, il principio…

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Coesione necessaria

Secondo il capo del dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, solo la coesione del governo potrà permettere di risolvere le grandi sfide che attendono la Svizzera.

“Ad esempio, il risanamento delle casse dell’Assicurazione statale per la vecchiaia e i superstiti sarà possibile soltanto trovando un ampio compromesso politico. Bisognerà essere pronti a discutere sia dell’aumento dell’età di pensionamento che delle fonti di entrate”.

Moritz Leuenberger ritiene che, in nome della collegialità dell’esecutivo, i ministri dovranno accettare di schierarsi anche contro le posizioni difese dai loro rispettivi partiti.

“I rappresentanti dei partiti borghesi potrebbero dover difendere il principio di nuovi introiti, mentre i socialisti la proposta di aumento dell’età di pensionamento. Solo in questo modo si possono vincere delle votazioni importanti”, ritiene il consigliere federale, che ha già annunciato di voler ricandidarsi nel 2007 per difendere anche in futuro il sistema collegiale.

Critiche dei socialisti

Le dichiarazioni di Moritz Leuenberger alla SonntagsZeitung non sono state apprezzate dai colleghi socialisti.

Secondo il presidente del PS Hans-Jürg Fehr, il consigliere federale socialista ha il diritto di sostenere l’opinione del governo, invece di quella del suo partito. Vi sarebbe tuttavia da aspettarsi un maggiore riguardo nei confronti dei socialisti.

A detta di Fehr, le dichiarazioni di Leuenberger non hanno ragione di essere in questo momento.

swissinfo e agenzie

Il Consiglio federale è il governo svizzero. È composto da sette membri, chiamati consiglieri federali, che ogni quattro anni vengono eletti oppure confermati dalle due Camere del parlamento riunite (Assemblea federale).

Ogni consigliere federale è responsabile, in qualità di ministro, di un dipartimento.

Ogni anno, uno dei sette membri del governo è nominato presidente della Confederazione, un incarico rappresentativo e che non comporta nessun potere particolare.

Moritz Leuenberger è nato nel 1946, figlio di un pastore protestante.

Ha cominciato ad interessarsi di politica sull’onda del ’68, mentre studiava diritto all’università di Zurigo.

A 26 anni è diventato presidente della sezione zurighese del Partito socialista.

1974-1983: consigliere comunale di Zurigo.

1979: elezione a consigliere nazionale.

1991-1995: governo cantonale di Zurigo.

1995: governo federale.

Capo del dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, Moritz Leuenberger ha rivestito anche la carica di presidente della Confederazione nel 2001 e nel 2006.

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