Boom dei "last minute", flop dei vestiti estivi
La tristezza degli uni fa la gioia degli altri. Mentre l’estate si fa attendere, nelle agenzie di viaggio vanno a ruba le vacanze “last minute”.
Niente sorrisi invece nei negozi di abbigliamento, i cui vestiti corti e leggeri mal si abbinano con il tempo umido e freddo di questo periodo.
“Speriamo di non ritrovarci con troppi vestiti invenduti. Tutto dipende dall’evoluzione del tempo”, afferma Monika Weibel, portavoce di Migros.
Per il numero uno del commercio al dettaglio non è però ancora l’ora di proporre dei saldi, solitamente previsti per il mese di agosto.
La catena bernese di grandi magazzini Loeb è confrontata allo stesso problema, sebbene la portavoce Madeleine Elmer relativizza la situazione. “Gli affari non vanno poi così male. La gente approfitta in effetti del brutto tempo per fare acquisti”.
Non è tuttavia chiaro se siano proprio i vestiti estivi a finire nella borsa spesa della gente. Nella maggior parte delle vetrine, i nuovi modelli per l’autunno hanno infatti già fatto la loro apparizione.
Anche nel reparto abbigliamento dei negozi Globus i clienti possono già trovare i vestiti autunnali. La direttrice di una filiale di Zurigo, Janneke de Bruijn, si mostra tuttavia ottimista: “La vendita dei modelli estivi durerà ancora sei settimane e, come ogni anno, ci saranno sicuramente ancora delle belle giornate di sole”.
Alla ricerca del bel tempo
La pioggia ed il cielo grigio di queste ultime due settimane hanno fatto crescere la “voglia di sole” in molte persone. I più scettici, per i quali quest’anno saremo privati di una “vera” estate, si sono riversati nelle agenzie turistiche in cerca di alternative.
Come conferma un recente sondaggio dell’Agenzia telegrafica svizzera, il risultato è stato un aumento dei “last minute”, i viaggi prenotati pochi giorni prima della partenza ad un prezzo scontato.
“La gente ha atteso le temperature estive a lungo, ma adesso vuole partire”, indica la portavoce di Hotelplan Claudia Zimmermann.
L’agenzia di viaggi svizzera non presenta nessuna differenza significativa della vendita dei viaggi “last minute” rispetto all’anno scorso. “Il numero dei vacanzieri dovrebbe però aumentare nei prossimi giorni”, aggiunge Zimmermann.
Il concorrente Kuoni non ha da parte sua più nessun’offerta disponibile, per questo mese, di viaggi all’ultimo minuto.
“Per quel che concerne le destinazioni, i voli o gli hotel, i clienti devono essere al momento abbastanza flessibili. Per il mese di agosto la scelta dovrebbe essere maggiore”, indica la portavoce Andrea Hemmi.
Le riservazioni delle vacanze avvengono solitamente con largo anticipo. Tra le destinazioni più gettonate di quest’anno figurano i paesi mediterranei orientali, come Turchia, Cipro e Croazia. Per questi paesi non sono più disponibili viaggi “last minute”. La scelta è più vasta per chi vuole recarsi alle isole Canarie o Baleari.
Pioggia nella norma
Sebbene il tempo freddo ed umido abbia costretto una buona parte della popolazione a recuperare pullover e giacche dall’armadio, le variazioni climatiche degli ultimi tempi non sono da considerarsi eccezionali per la stagione.
“I dati registrati in maggio ed in giugno rientrano perfettamente nella norma”, indica Stephan Bader di Meteo Svizzera.
Secondo il meteorologo le temperature non possono essere paragonate a quelle dell’estate “del secolo” dell’anno scorso, anche se sono leggermente più elevate della media pluriannuale (calcolata sul periodo 1961–1990).
Solo il mese di luglio è stato, fino ad ora, eccezionale. Le prime due settimane sono state molto più fresche della norma e l’irraggiamento solare è stato solamente del 20 al 30% del valore medio previsto.
Per quel che concerne le precipitazioni, nulla di anormale. “In passato ci sono stati dei periodi ben peggiori”, conclude Bader.
swissinfo e agenzie
In breve
L’estate fredda ed umida di quest’anno fa gli interessi delle agenzie di viaggio.
La domanda di viaggi “last minute” è sensibilmente aumentata durante le scorse due settimane.
Situazione opposta per i negozi di vestiti, che rischiano di non riuscire a vendere tutto il loro stock estivo.
I grandi distributori sono per il momento ottimisti, nell’attesa del bel tempo.
Fatti e cifre
2003: l’estate del secolo
maggio e giugno 2004: valori nella norma
inizio luglio: più fresco e meno soleggiato della media pluriannuale (1961-1990)

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