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La cupola di Palazzo federale vista dall interno.

Oggi in Svizzera

Care svizzere e cari svizzeri all’estero,

Si prepara una rivoluzione rosa per la Guardia svizzera pontificia. Nella nuova caserma in fase di costruzione sono previste infatti anche stanze singole destinate alle donne. Certo, affinché le donne possano prestare servizio occorre che il Papa stesso accolga questa riforma.

Cosa non improbabile però, considerato che Papa Francesco è aperto a una maggior partecipazione delle donne nella vita della Chiesa. Anche se il primo scoglio è convincere l’attuale comandante che si è sempre espresso contro.

Torniamo a noi e al presente: oggi nell'attualità ancora molta pandemia declinata in più "salse". 

Buona lettura.

Controllo del certificato covid all entrata di un locale.
Keystone / Valentin Flauraud

Oggi è entrato in vigore l‘obbligo del certificato Covid. Non mancano le opposizioni.

Che sia per bere un caffè al bar o pranzare all’interno di un ristorante, visitare un museo o allenarsi in palestra, da oggi è possibile unicamente con un certificato Covid. La misura è stata decisa la settimana scorsa dal Consiglio federale per contrastare l’epidemia di coronavirus e far fronte a una situazione negli ospedali considerata tesa.

Il certificato Covid era già usato per discoteche e grandi manifestazioni. Ora è stato esteso a bar e ristoranti (solo all’interno), musei, biblioteche, palestre, piscine coperte, ma anche teatri, cinema, manifestazioni sportive, eventi privati come le feste di matrimonio (lista non esaustiva). Il pass potrà essere reso obbligatorio nelle università ed è consentito anche l’impiego nel mondo del lavoro.

Le nuove restrizioni comporteranno però anche nuove libertà: alle manifestazioni in cui il pass è obbligatorio vengono infatti a cadere altre misure di protezione quali l’obbligo della mascherina. La decisione del governo ha suscitato anche opposizione: negli scorsi giorni vi sono state manifestazioni in diverse località svizzere.

Ueli Maurer.
Keystone / Laurent Gillieron

Ueli Maurer si è presentato a una festa con una maglietta di un gruppo contrario alle misure anti Covid.

Scivolone per il consigliere federale UDC Ueli Maurer. Ad una festa del suo partito a Wald nell’Oberland zurighese, Maurer si è presentato con una maglietta con il logo dei “Freiheitstrychler”, un gruppo della Svizzera centrale i cui membri si sono più volte opposti alle misure per combattere la pandemia del governo federale.

Dopo che la foto di Maurer con la maglietta incriminata è girata sui social media, non sono mancate le critiche, anche feroci. Soprattutto perché così agendo Maurer avrebbe violato il principio della collegialità nel governo. Altri hanno invece difeso il ministro democentrista dichiarandolo “sincero”.

Interpellato dai media, il portavoce del Dipartimento federale delle finanze di cui Maurer è a capo, ha semplicemente risposto che il consigliere federale “ha preso atto” dell’esibizione ma che non ci saranno ulteriori commenti o dichiarazioni.

Un giovane si sottopone al test covid-19.
Keystone / Jean-christophe Bott

Una petizione online chiede al governo di mantenere i test del coronavirus gratuiti.

In soli quattro giorni la petizione lanciata da una privata cittadina tramite la piattaforma Campax ha raccolto più di 200’000 firme. Il testo chiede al Consiglio federale che i test del Covid-19 restino gratuiti anche dopo il primo ottobre 2021. Per la promotrice della petizione, con l’estensione dell’obbligo del certificato, si verificherebbe una disparità di trattamento per circa il 40% della popolazione svizzera che non è vaccinata.

Il Consiglio federale, proprio perché la vaccinazione è gratuita, ritiene che non spetti alla collettività assumere i costi dei test per le persone non immunizzate. Per questo motivo a fine agosto, il governo aveva deciso che a partire dal primo ottobre chi si sottoporrà al test per ottenere un certificato dovrà pagarlo di tasca propria.

La Confederazione continuerà invece ad assumere le spese per i test nelle scuole e nelle aziende, quelli dei visitatori di ospedali e case di riposo, dei ragazzi sotto i 16 anni e delle persone che per ragioni mediche non possono vaccinarsi. Anche per chi presenta sintomi il test sarà gratuito, ma non darà diritto a un certificato.

Altri sviluppi

Dibattito
Moderato da: Geraldine Wong Sak Hoi

Qual è il modo migliore per convincere le persone a vaccinarsi?

Incentivi positivi come lotterie e premi funzionano? O servirebbero piuttosto misure coercitive simili a quelle adottate in Francia?

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L aula del Consiglio nazionale.
Keystone / Anthony Anex

Inizia oggi la sessione autunnale delle Camere federali carica di dossier scottanti.

I deputati in aula dovranno ancora portare la mascherina quando non sono seduti al loro posto. Ma, diversamente dai “comuni mortali”, nessun obbligo del certificato Covid, anche se le cose potrebbero cambiare: c’è infatti chi lo ha chiesto a gran voce, nel nome dell’uguaglianza di trattamento e del buon esempio che ci si attende dagli eletti: vedremo.

Intanto il programma della sessione si presenta carico di dossier scottanti, come il miliardo di coesione per l’Unione europea fortemente contestato dalla destra, la revisione dell’AVS (pensione), l’abolizione del valore locativo e la nomina del nuovo procuratore generale della Confederazione saltata per ben due volte.

Il primo dossier sui banchi del Parlamento è però quello dell’iniziativa popolare che vieta l’export di armi verso Paesi coinvolti in una guerra civile (“iniziativa correttiva”). La proposta di modifica costituzionale dovrebbe venir respinta a favore di un controprogetto indiretto, ossia regolare la questione a livello di legge, come chiede la commissione preparatoria. Anche qui vedremo.

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