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Calano i casi sospetti di riciclaggio

Il riciclaggio di denaro sporco rimane una preoccupazione per la piazza finanziaria elvetica swissinfo.ch

Le comunicazioni di sospetto di riciclaggio di denaro sporco pervenute alle autorità federali sono diminuite nel 2004. Sono però numerosi i casi ancora pendenti.

In sette anni, le irregolarità sancite riguardano in particolare casi legati al traffico di droga.

«Alcuni elementi concreti fanno pensare che gli aspetti preventivi della legge sul riciclaggio cominciano a dare i loro frutti», indica l’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS) nel rapporto pubblicato venerdì.

Per la prima volta dal 1998, i casi sospetti di riciclaggio di denaro sporco segnalati in Svizzera hanno infatti registrato una diminuzione nel 2004.

Il loro numero è sceso a 821, ovvero 42 in meno rispetto al 2003. Il calo è avvenuto in particolare nel settore del traffico di pagamenti internazionali (money transmitter). Una tendenza inversa si è invece osservata per le banche, dove le comunicazioni di sospetto sono aumentate del 12,6%.

Le autorità svizzere hanno inoltre annunciato che stanno indagando su «numerosi casi» in relazione al programma Onu per l’Iraq «petrolio in cambio di cibo».

Clienti scelti con prudenza

La diminuzione del 15% (69 casi) delle comunicazioni di sospetto osservata per il «money transmitter» – indica il MROS dell’Ufficio federale di polizia – è dovuta soprattutto all’inasprimento della prassi e alle condizioni più restrittive stabilite dagli intermediari finanziari.

Sono pure calate le comunicazioni dei fiduciari (11 casi in meno) e quelle degli amministratori patrimoniali e dei consulenti in materia d’investimenti (- 5).

«Il rischio per la reputazione, costituito da eventuali fondi incriminati dei clienti, è molto elevato e contribuisce a far sì che gli intermediari finanziari scelgano con prudenza la loro clientela», si legge nel comunicato del MROS.

Per le banche invece, si è nuovamente assistito ad un’evoluzione inversa. Le comunicazioni degli istituti bancari (38 in più rispetto a due anni fa) hanno in particolare influito anche sull’importo totale dei valori patrimoniali interessati. Esso è infatti aumentato del 25%, raggiungendo i 772 milioni di franchi.

Parecchi casi pendenti

Tra il 1. aprile 1998 e la fine del 2004, il 75% delle comunicazioni sono state trasmesse alle autorità di perseguimento penale.

In circa la metà dei casi, sono state emesse sentenze o decisioni di non entrata in materia, di sospensione e di trasferimento dei dossier ad autorità estere.

I casi rimanenti sono invece registrati come «pendenti». Da un lato ciò è riconducibile alle indagini – che in casi complessi di riciclaggio di denaro richiedono molto tempo – e alle lunghe procedure di assistenza giudiziaria che prevedono le collaborazioni con l’estero.

D’altro canto – rileva il MROS – è probabile che non tutte le sentenze siano comunicate all’ufficio competente, poiché soltanto quelle in materia di riciclaggio di denaro, carente diligenza in operazioni finanziarie e appartenenza a un’organizzazione criminale sono soggette all’obbligo di notifica.

Traffico di droga

Inoltre, dall’analisi del MROS – che stavolta si riferisce al periodo tra il 1. aprile 1998 e fine 2003 – risulta che la maggior parte delle sentenze è stata pronunciata per riciclaggio di denaro cosiddetto semplice.

Nell’85% dei casi, il reato preliminare è da ricondurre al traffico di droga. Le altre situazioni sono invece legate alla truffa (6%), al furto (3%) e alla corruzione (2%).

Terrorismo

Le comunicazioni pervenute concernenti un eventuale finanziamento del terrorismo sono dal canto loro passate da 5 a 11 in un anno.

I valori patrimoniali coinvolti corrispondono però soltanto allo 0,12% (900’000 franchi circa) della somma complessiva.

swissinfo e agenzie

Secondo l’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro sporco, la legge federale in merito ha avuto un effetto preventivo.

La diminuzione del numero di comunicazioni di sospetto è particolarmente importante nel traffico internazionale dei pagamenti, così come presso le fiduciarie e i gestori patrimoniali.

La spiegazione di tale calo è da ricondurre ad una maggiore prudenza nella scelta dei clienti.

Il 59% dei casi sospetti di riciclaggio provengono dal settore non-bancario.
Il 41% dalle banche.
Il 75% è stato trasemsso alle autorità di perseguimento penale.
772 milioni di franchi l’importo totale dei valori patrimoniali interessati.
Nel 85% delle sentenze, il reato preliminare si riconduce al traffico di droga.

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