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Collaboratori di Skyguide sotto accusa

Nella catastrofe di Überlingen hanno perso la vita 71 persone Keystone Archive

Otto dipendenti della società svizzera per il controllo aereo Skyguide dovranno rispondere in tribunale della catastrofe aerea di Überlingen.

Il pubblico ministero ha chiesto pene detentive tra i 6 e i 15 mesi per omicidio colposo. La data del processo non è ancora stata fissata.

Dopo avere depositato l’atto d’accusa venerdì scorso presso il tribunale distrettuale di Bülach, nel canton Zurigo, il pubblico ministero competente ha annunciato lunedì l’ammontare delle pene richieste contro gli otto dipendenti di Skyguide, accusati di omicidio colposo e perturbamento della circolazione pubblica.

La procura li ritiene responsabili della lacunosa sorveglianza dello spazio aereo sopra il lago di Costanza, in Germania, quando il 1° luglio 2002, poco prima di mezzanotte, due velivoli – un Tupolev TU-154 della Bashkirian Airlines e un Boeing 757 cargo della DHL – si scontrarono in volo a 11’300 metri di altezza al di sopra di Überlingen, sulle rive del Lago di Costanza.

I 71 gli occupanti dei due apparecchi morirono tutti nell’incidente. Sul Tupolev si trovavano 45 bambini della Bashkiria, una piccola repubblica autonoma russa, che avevano vinto una vacanza premio in Spagna grazie ai buoni voti ottenuti a scuola.

Chieste pene severe

La procura rimprovera agli otto controllori incriminati lacune organizzative: soprattutto si critica il fatto che la notte dell’incidente nel centro di controllo di Skyguide vi fosse solo una persona. Inoltre il personale in servizio quella sera non sarebbe stato informato a sufficienza sui lavori tecnici in corso.

Infatti, secondo il pubblico ministero, erano in fase di svolgimento operazioni di sostegno con ripercussioni determinanti sui sistemi di comunicazione e sui radar.

L’accusa chiede le pene più severe, fino a 15 mesi di carcere con la condizionale, per i responsabili in funzione allora. Sanzioni minori, di almeno 6 mesi, sono invece sollecitate per due impiegati che al momento della tragedia si occupavano dei lavori tecnici e per tre altri collaboratori con responsabilità minori. I procedimenti avviati contro i dirigenti di Skyguide sono invece stati abbandonati quasi subito, cosicché il direttore del gruppo Alain Rossier non è più indagato.

All’appello del tribunale mancherà anche il controllore di Skyguide che la sera dell’incidente era rimasto solo davanti ai radar della torre di controllo di Kloten e che il 24 febbraio del 2004 è stato ucciso sul terrazzo della sua abitazione con un ventina di coltellate. L’omicida, un ingegnere civile 49enne dell’Ossezia del nord, che nella tragedia aveva perso la moglie e i due figli, è stato condannato lo scorso autunno a otto anni di prigione per omicidio intenzionale.

Inchiesta anche in Germania

Per l’atto d’accusa la procura di Winterthur (canton Zurigo) si è basata soprattutto sul rapporto finale stilato sulla catastrofe dall’Ufficio per le indagini sugli incidenti aerei della Germania e su un perizia, ha indicato il procuratore pubblico incaricato del caso Bernhard Hecht. Nel rapporto le autorità tedesche ravvisano tra le cause principali carenze tecniche ed errori umani.

Secondo Hecht, è probabile che le due inchieste separate, tuttora in corso in Germania e in Svizzera, sfocino in un unico processo. Il via libera formale dovrebbe giungere già nelle prossime settimane.

Le autorità elvetiche e quelle tedesche hanno collaborato alle indagini sin dall’estate del 2002. Il processo unico dovrebbe essere celebrato davanti al Tribunale distrettuale di Bülach, anche se non si sa ancora quando avrà inizio. Se dovesse “andare tutto per il meglio” – spiega Hecht – si potrebbe cominciare già nel corso di quest’anno. Il procuratore non è però molto fiducioso: il tribunale ha infatti ancora molto lavoro in arretrato legato al difficile caso del fallimento di Swissair.

swissinfo e agenzie

Le famiglie di 41 vittime hanno già ricevuto un risarcimento danni di ca. 180’000 franchi dal fondo d’indennizzo. L’assicuratore di Skyguide – Winterthur assicurazioni – chiede alla Baskhirian Airlines il rimborso di quasi 4 milioni di franchi per le somme versate a titolo di indennizzo volontario.

Le famiglie di 30 vittime hanno invece preferito optare per un processo civile, sostenute da avvocati americani. Questo processo non si è ancora tenuto.

Il 27 luglio scorso il tribunale di Costanza (in Germania) ha addossato alla Germania la responsabilità civile per i danni subiti dalla Baskhirian Airlines. Non ha però ancora fissato l’ammontare del risarcimento. Su questa responsabilità la giustizia civile elvetica deve invece ancora pronunciarsi.

A Costanza si terrà inoltre un altro processo: la società DHL e 19 assicuratori di differenti paesi chiedono a loro volta dei risarcimenti danni alla Germania.

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