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Disillusioni e speranze per il futuro

Una sconfitta che lascia l'amaro in bocca e i giocatori in un mare di tristezza swissinfo.ch

La stampa ha preso atto con tristezza dell'eliminazione della nazionale svizzera di calcio negli ottavi di finale della Coppa del mondo ad opera dell'Ucraina.

Malgrado la sconfitta, l’eccellente prestazione della squadra rossocrociata è sottolineata da tutti i commentatori. Alcuni di loro, convinti che i giocatori di Köbi Kuhn sapranno fare tesoro dell’esperienza accumulata, pensano già agli Euro 2008.

«La Svizzera eliminata ai calci di rigore: fa male». Il titolo in prima pagina del quotidiano friburghese «La Liberté» riassume lo stato d’animo che si evince da tutti i giornali rossocrociati il giorno dopo l’eliminazione della nazionale svizzera di calcio dai mondiali di Germania.

Un’uscita di scena che il «Blick» non esita a definire «una tragedia», che lascia a un popolo intero l’amaro in bocca. «Il sogno è finito», titolano in coro i quotidiani svizzeri tedeschi «Basler Zeitung», «Tages Anzeiger» e «Neue Luzerner Zeitung».

«Perdere senza aver giocato, senza avere incassato nemmeno una rete in quattro partite, dopo essersi ritrovati sullo 0-0 alla fine dei tempi regolamentari è una situazione dura da digerire», gli fa eco il romando «Le Temps».

Illusioni

«L’impatto è traumatico», scrive il commentatore di «La Regione Ticino», perché gli svizzeri avevano accarezzato fino alla fine il sogno del «derby» in semifinale contro i vicini italiani: «Dopo le illusioni meramente tecniche emerse contro Francia, Togo e Corea, la rampa di lancio verso lidi anche più nobili, verso un obiettivo impensabile in avvio ma poi diventato vicino, a tiro, sembrava raggiungibile».

La frustrazione di non essere riusciti a battere l’Ucraina è ancora più forte quando la decisione finale è lasciata ai calci di rigore. Un verdetto che per Tarcisio Bullo, giornalista di un altro quotidiano italofono, il «Corriere del Ticino», va accettato, anche in virtù di quanto la Svizzera non ha saputo mostrare lunedì sera nel corso di una partita «a tratti disastrosa e noiosa, sulla quale il pubblico che non era di parte ha riversato i propri fischi».

La pensa così, ma forse in modo ancor più drastico, anche il commentatore del giornale zurighese «Tages Anzeiger», secondo cui, «per quanto duro possa sembrare» la partita di lunedì fra Svizzera e Ucraina è stata quella «dal livello più basso di tutto il mondiale».

Questione di nervi

I nervi della giovane squadra rossocrociata non hanno retto nel momento di maggiore tensione. «Gli svizzeri hanno ceduto proprio nel momento peggiore», prosegue «La Liberté», pur sottolineando che non si può serbare rancore per una squadra che ha dato tutto di sé fino all’ultimo momento.

Sulla stessa linea d’onda anche un altro quotidiano romando, «Le Matin», che senza commenti (probabilmente perché come per molti altri giornali è andato in stampa subito dopo la fine della partita) pubblica nelle prime tre pagine le foto dei delusissimi giocatori di Köbi Kuhn. «Peccato!», scrive, ma «grazie di averci fatto sognare!».

Un vuoto da colmare…nel 2008

Infine, il «Blick» si chiede come faranno gli svizzeri a colmare il vuoto lasciato dall’uscita «traumatica» dai mondiali. Citando la psicologa Verena Kast, il commentatore spiega che ci vorrà un po’ di tempo «affinché la disperazione si trasformi in ricordo e si serbino solo le immagini più belle dell’avventura germanica».

«Mondiale addio, quindi, tra milioni di applausi e una fastidiosa punta di inevitabile rammarico», conclude Marzio Mellini su «La Regione Ticino». Ma non tutto è però stato vano, affermano unanimi i commentatori.

I mondiali sono stati un po’ come un «esame di maturità» per la squadra rossocrociata – si legge nel bernese «Der Bund» – che ha dimostrato di essere cresciuta e «saprà farsi valere nei prossimi anni». La reputazione della nazionale svizzera di calcio ha guadagnato parecchi punti secondo la «Luzerner Zeitung». Non resta quindi che dare l’«Arrivederci agli Europei del 2008», conclude «La Regione».

swissinfo, Anna Passera

Lunedì sera a Colonia, la Svizzera ha dovuto inclinarsi ai rigori davanti all’Ucraina per 3-0.

Dopo i tempi regolamentari e i supplementari le due squadre erano ancora sullo 0-0.

Per la squadra rossocrociata si trattava del terzo incontro degli ottavi di finale di un Mondiale di calcio dell’intero dopoguerra.

I rossocrociati avevano vinto il primo, il 23 giugno 1954, a spese dell’Italia, sconfitta per 4-1 a Basilea. Il 2 luglio 1994 a Washington gli svizzeri erano invece stati eliminati dal torneo dopo la sconfitta per 3-0 contro la Spagna.

I migliori risultati della Svizzera ad un Mondiale risalgono al 1934, al 1938 e al 1954, quando la nazionale, a differenza di lunedì sera, era riuscita a qualificarsi per i quarti di finale.

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