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Due ex-dirigenti di ZFS sotto accusa negli USA

Il gruppo Zurich Financial Services ha condotto un'inchiesta interna Keystone

Davanti alla giustizia di New York, due impiegati del gigante delle assicurazioni, Zurich Financial Services (ZFS), ammettono di aver partecipato ad accordi tariffari illegali.

Anche la centrale di Zurigo ammette che gli ex-impiegati hanno violato le leggi anti-trust vigenti negli Stati Uniti.

Zurich Financial Services (ZFS), uno fra i principali operatori del settore assicurativo svizzero, è coinvolto in un processo penale negli Stati Uniti. In margine all’inchiesta che vede sul banco degli accusati i broker di Marsh&McLennan, il tribunale indaga anche su due impiegati dell’operatore elvetico.

L’accusa è di falsificazione di offerte sul mercato assicurativo. Martedì, i due ex-intermediari assicurativi, attivi all’epoca per la Zurich American, una filiale del gruppo elvetico, hanno ammesso i capi d’accusa e rischiano al massimo un anno di detenzione.

La tesi della procura

I due accusati hanno collaborato attivamente ad un sistema che tendeva ad una distribuzione concordata delle polizze assicurative. Secondo quanto riportato dal Wall Stret Journal, gli accusati John Keenan e Edward Coughlin si sono comportati in maniera irregolare partecipando allo schema proposto dalla società di intermediazione Marsh&McLennan.

L’indagine della Procura di New York aveva portato alla citazione in tribunale della società newyorchese alla metà dello scorso ottobre. L’accusa è di avere «indirizzato diversi clienti, a loro insaputa, verso determinati assicuratori», in modo da ottenere pagamenti vantaggiosi.

Colpa riconosciuta

Nelle loro deposizioni, i due intermediari di Zurich American riconoscono di aver «seguito e eseguito le direttive di un ipotetico esperto esterno che proponeva delle offerte destinate ad essere rifiutate, così da assegnare la polizza ad un operatore predefinito», ha spiegato il procuratore di New York Eliot Spitzer.

Dall’agosto del 2002 al settembre del 2004, i due impiegati hanno lavorato nella divisione specializzata dell’assicurazione sinistri a Zurigo. Gli imputati si occupavano esclusivamente dei contatti con i dirigenti della Marsh Global Broking, filiale di Marsh&McLennan Companies.

Oltre ai due impiegati dell’assicuratore elvetico, sono sul banco degli imputati anche cinque dirigenti di altri tre operatori. Tre erano attivi per il gruppo Ace, con sede alle Bermuda, e due per l’American International Group.

La reazione a Zurigo

La centrale di ZFS ha cercato immediatamente di limitare i danni. La centrale di Zurigo, ha confermato un portavoce a swissinfo, «ha offerto immediatamente la collaborazione con le autorità giudiziarie statunitensi». Un’inchiesta interna sta attualmente verificando ulteriori possibili irregolarità.

Inoltre i due impiegati coinvolti sono stati licenziati con effetto immediato già a settembre e ogni rapporto commerciale con la Marsh&McLennan è stato interrotto.

René Locher, analista presso la Kepler Equities di Zurigo, ritiene la reazione adeguata: «Si può affermare che, alla fine della procedura, l’impatto per ZFS sarà limitato». Un ulteriore elemento che circoscrive il danno d’immagine alla compagnia elvetica è il fatto che, afferma ancora l’esperto a swissinfo, «una buona parte del settore statunitense è coinvolto nelle indagini».

swissinfo e agenzie

Lo scandalo delle polizze truccate ha coinvolto un numero importante di intermediari con funzioni dirigenziali negli USA.

Al centro delle indagini sta il leader nel suo campo: Marsh&McLennan. All’interno di questo gruppo sarebbe stato creato il sistema per aggirare le regole della concorrenza.

Le accuse coincidono con la pubblicazione dei dati del terzo trimestre per la Zurich Financial Services. Su questo fronte torna il sereno con un aumento dei profitti del 35%.

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