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La Banca nazionale svizzera e le sue ingenti perdite: domande e risposte

Swiss National Bank
Il modo in cui la Banca centrale elvetica fa quadrare i conti non è sempre approvato da tutte e tutti. © Keystone / Anthony Anex

Nel 2022 la Banca nazionale svizzera (BNS) ha fatto registrare perdite per 132 miliardi di franchi e ha congelato la distribuzione degli utili alla Confederazione e ai Cantoni. Ma che cosa significa esattamente tutto ciò? Come è messa la BNS a livello mondiale?

Lo scorso anno la BNS ha subito perdite senza precedenti, e non è stata l’unica: in tutto il mondo, infatti, altre banche centrali hanno registrato forti disavanzi. Come conseguenza, in molti Paesi gli istituti bancari centrali hanno smesso di versare denaro allo Stato.

Anche altre banche centrali hanno sospeso la distribuzione degli utili?

Sì. Anche la Banca centrale tedesca e quella dei Paesi Bassi quest’anno non distribuiranno gli utili, così come la maggior parte delle succursali della Banca centrale degli Stati Uniti. Nel Regno Unito ci si attende persino che nell’arco dei prossimi dieci anni il denaro prenderà la direzione opposta: secondo le previsioni il Ministero del tesoro verserà 230 miliardi di sterline (260 miliardi di franchi) alla Banca d’Inghilterra. L’accordo più recente tra il Governo svedese e la banca centrale contempla un provvedimento simile nel caso in cui il capitale proprio di quest’ultima crolli sotto i 20 miliardi di corone (1,8 miliardi di franchi).

Volendo azzardare un paragone storico, quanto sono gravi le perdite della BNS?

Per molto tempo gli utili e le perdite della BNS sono stati inferiori ai 10 miliardi di franchi. Per esempio, nel 2007 la BNS ha fatto registrare un utile di 8 miliardi, seguito da una perdita di 4,7 miliardi l’anno successivo. Più recentemente il margine di oscillazione è stato molto più ampio. L’utile record di 54 miliardi del 2017 fa da contraltare ai 132 miliardi persi l’anno scorso. Dal 2005 gli utili medi annui della BNS sono stati di 3,5 miliardi.

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Che cosa si nasconde dietro questa maggiore fluttuazione?

La risposta va cercata nel rapido aumento del bilancio della BNS, che è passato dai 130 miliardi di franchi del 2007 agli oltre mille miliardi attuali. Rispetto al passato ogni cambiamento dell’1 % in termini di utili o perdite ora si traduce in cifre molto maggiori.

Perché il bilancio della BNS ha fatto registrare un tale aumento?

La BNS voleva contrastare l’eccessivo apprezzamento del franco svizzero tra il 2005 e il 2021. Ci è riuscita acquistando ingenti quantità di valute estere.

Perché lo scorso anno le perdite sono state così forti?

Il motivo principale va ricercato nel crollo dei prezzi delle azioni e delle obbligazioni verificatosi nel 2022. In secondo luogo, l’enorme riserva di investimenti in valute estere della BNS ha perso valore perché l’euro si è deprezzato rispetto al franco svizzero.

Quali sono le norme che disciplinano la distribuzione degli utili della BNS?

La BNS costituisce una cosiddetta riserva di distribuzione degli utili partendo dai propri ricavi e decide in maniera del tutto autonoma quanto denaro farvici confluire. I soldi versati alla Confederazione e ai Cantoni sono attinti da tale riserva.

Tuttavia, la riserva funge anche da serbatoio per sopperire a eventuali perdite e di conseguenza può andare in rosso. In questo caso la legge sancisce che non si possano distribuire gli utili.

Questa situazione viene anche descritta come “perdita di bilancio”, che l’anno scorso ammontava a -39 miliardi di franchi. In queste condizioni vengono sospesi i pagamenti alla Confederazione e ai Cantoni.

La distribuzione degli utili della BNS avvenuta nel 2010 era illegale?

Nel 2010 la BNS ha versato 2,5 miliardi di franchi nelle casse della Confederazione e dei Cantoni malgrado la perdita di bilancio, violando la norma che prevede il divieto di distribuire gli utili se vi è un disavanzo netto. Viene quindi da chiedersi se tale decisione fosse legale.

L’anno dopo, nel 2011, l’accordo sulla distribuzione degli utili della BNS è stato rivisto. La banca ha avviato un esame giuridico della sua pratica in materia, in seguito del quale ha – ovviamente – cambiato la propria interpretazione della norma.

L’attuale presidente della BNS, Thomas Jordan, all’epoca era il vicepresidente e responsabile della distribuzione degli utili.

Che cos’è la convenzione sulla distribuzione degli utili?

Il Dipartimento federale delle finanze e la BNS negoziano periodicamente l’importo che la BNS distribuisce ogni anno.

Secondo la convenzione attuale vengono distribuiti 6 miliardi di franchi qualora la riserva di distribuzione raggiunga almeno 40 miliardi. I Cantoni ricevono due terzi della somma versata, la Confederazione il resto.

Se la riserva è in rosso, non avviene alcun pagamento. Tra queste due ipotesi gli importi distribuiti variano.

Quanto denaro è stato versato dal 2005?

Dal 2005 la BNS ha fatto registrare un utile cumulativo di 63 miliardi di franchi e ha distribuito circa 42 miliardi.

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Dove finisce il resto degli utili della BNS?

Una fetta importante degli utili della BNS confluisce nei cosiddetti accantonamenti per le riserve monetarie, che attualmente ammontano a circa 105 miliardi di franchi.

La BNS si basa su questa riserva per calcolare il capitale proprio, motivo per cui le perdite non sono addebitate su questo conto.

Il volume e la funzione degli accantonamenti per le riserve monetarie hanno suscitato critiche in Parlamento e tra alcuni economisti.

Quali sono le previsioni future per quanto riguarda la distribuzione degli utili?

In futuro sarà possibile tornare a effettuare pagamenti solo quando la riserva di distribuzione supererà i 2 miliardi di franchi: a tale scopo quest’anno la BNS dovrà realizzare utili per 52 miliardi.

La BNS stabilisce che prima di poter versare qualsiasi importo nella riserva di distribuzione i primi 11 miliardi di utili devono confluire negli accantonamenti per le riserve monetarie.

Da che cosa è costituito il capitale proprio della BNS?

Il capitale proprio della BNS è costituito dal patrimonio netto, che equivale al valore di tutti i suoi investimenti meno i suoi debiti. Attualmente il capitale proprio della BNS ammonta a 66 miliardi di franchi ed è composto dal capitale azionario (25 milioni), dagli accantonamenti per le riserve monetarie (105 miliardi) e dalle riserve di distribuzione (-39 miliardi).

Qual è la quota di capitale proprio della BNS?

La quota di capitale proprio della BNS si ottiene calcolando il valore del capitale proprio a fronte degli investimenti effettuati. Attualmente la quota di capitale proprio si aggira attorno al 7 %.

Pertanto, se la BNS registrasse un’ulteriore perdita del 7 % sui suoi investimenti, il suo capitale proprio andrebbe in rosso. In altre parole, il valore dei debiti della BNS sarebbe superiore a quello del suo patrimonio.

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Come se la cava la BNS nel raffronto internazionale?

Recentemente la Banca centrale svedese ha pubblicato un confronto globale delle quote di capitale proprio in vari Paesi.

Ne è emerso che in Australia (-2 %), in Nuova Zelanda (3 %) e negli Stati Uniti (1 %) la quota di capitale proprio delle banche centrali è inferiore rispetto a quella della BNS. In Svezia (10 %) e nei Paesi Bassi (8 %) le quote di capitale proprio delle banche centrali sono marginalmente migliori.

Traduzione: Stefano Zeni

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