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Gli orologi svizzeri nell’era dell’economia circolare

due uomini in piedi
Alexandre Haussener (a sinistra) e Gilles Fischer, dell'azienda bernese Precycling, si sono specializzati nella separazione e nel recupero di rifiuti metallici provenienti dall'industria orologiera. Samuel Jaberg / swissinfo.ch

L'industria svizzera utilizza quasi 120'000 tonnellate di acciaio inossidabile all'anno, il che la rende uno dei maggiori consumatori di questo metallo in Europa. Stanno cominciando a nascere delle filiere per riciclare e valorizzare questa materia prima a livello locale, in particolare nell'orologeria. Reportage.

La discarica Precyling a Reconvilier, nel Giura bernese (Canton Berna), è come molte altre in Svizzera. Sul piazzale, una carcassa d’automobile appesa all’estremità di una gru sta per vivere le sue ultime ore. Accanto, decine di metri cubi di legname, carta, cartone, bottiglie vuote, stracci e altri materiali sono in attesa di essere trasportati verso i centri di riciclaggio specializzati.

discarica
A Reconvilier, comune bernese di circa 2’000 abitanti, ci sono numerose aziende industriali e un grande centro di riciclaggio. swissinfo.ch/Céline Stegmüller

A catturare l’attenzione del visitatore è però l’imponente edificio amministrativo adiacente a questa accozzaglia accuratamente ordinata. Locali con sistemi di allarme, pareti vetrate, poltrone design, una sala riunioni dotata di un grande televisore: qui, tutto contrasta con l’immagine che si ha generalmente di un centro di riciclaggio. “Abbiamo dovuto adattare i nostri standard al mondo dell’orologeria”, spiega Alexandre Haussener, direttore di Precycling.

interno di un locale con pareti vetrate
L’entrata VIP prevista per le persone che rappresentano le marche orologiere. swissinfo.ch/Céline Stegmüller

Ogni anno, oltre alle sue attività tradizionali, l’azienda bernese smonta nella massima riservatezza centinaia di migliaia di “componenti di orologi” provenienti da una ventina di marche della regione. Si tratta per la maggior parte di orologi invenduti che sono stati ritirati dal mercato per non alimentare il mercato grigio, ma ci sono anche pezzi di fabbrica difettosi. I vari metalli – oro, argento, titanio, acciaio, ecc. – sono accuratamente separati, spesso a mano, prima di essere triturati e riciclati.

pezzi metallici
Pezzi di orologi in attesa di essere separati, frantumati e infine riciclati. swissinfo.ch/Céline Stegmüller

“Fino a qualche anno fa, le scorte in eccedenza delle aziende orologiere venivano spesso ridotte in frantumi con dei rulli compressori. La separazione era molto sommaria”, spiega Gilles Fischer, responsabile tecnico di Precycling.

L’oro del Giura

In Svizzera, l’orologeria non è in genere il primo settore economico ad essere additato per le sue carenze in termini di sostenibilità. Il commercio delle materie prime e la finanza sono molto più presi di mira dalle critiche. Eppure, un rapportoCollegamento esterno pubblicato a fine 2018 dal WWF è stato molto severo nei confronti degli impatti sociali e ambientali dell’industria, “molto più significativi di quanto possa sembrare a prima vista”.

Il problema è la forte domanda di materie prime preziose, come pure la mancanza di trasparenza della maggior parte delle aziende orologiere. Due fattori considerati “estremamente preoccupanti” dall’organizzazione ambientalista.

Tuttavia, le cose stanno gradualmente cambiando. All’altra estremità della discarica di Reconvilier, in un grande magazzino semicoperto, diversi cassonetti sono pieni fino all’orlo di trucioli provenienti dalla lavorazione di parti metalliche nelle aziende della regione. “Questo acciaio di tipo 4441 è utilizzato per la fabbricazione di pezzi per l’orologeria e il settore medico. È l’oro nero del Giura!”, esclama Gilles Fischer, indicando il cassone con il contenuto più scuro.

trucioli di acciaio
Trucioli di acciaio di tipo 4441. swissinfo.ch/Céline Stegmüller

Parola d’ordine: regionalizzazione

L’acciaio recuperato a Reconvilier – più di 20 tonnellate al mese – viene trasportato nei forni della fabbrica Ugitech in Francia (Savoia) per essere fuso e trasformato in barre d’acciaio modellabili, prima di essere riutilizzato nell’industria svizzera. È il subappaltatore orologiero Panatere, con sede nel Giura, a essere all’origine di questa prima filiera dell’acciaio inossidabile riciclato nel Paese.

“L’acciaio è la materia prima più utilizzata nell’orologeria. Solo questa industria ne utilizza quasi 9’000 tonnellate all’anno. Quasi 1’500 tonnellate di trucioli d’acciaio provenienti dalla lavorazione degli orologi sono però solitamente inviate in Cina per essere fuse e riciclate in barre di qualità mediocre. Questa è un’aberrazione sia ecologica che economica”, denuncia Raphaël Broye, fondatore di Panatere.

Secondo i calcoli di Panatere, l’acciaio riciclato emette sei volte meno CO2 dell’acciaio prodotto convenzionalmente. Questo è un argomento di peso in un momento in cui anche le aziende orologiere sono obbligate a comunicare le loro azioni a favore del clima e dell’ambiente. Anche l’aumento del prezzo delle materie prime e le difficoltà di approvvigionamento derivanti dalla crisi del coronavirus hanno dato un grande impulso al progetto dell’azienda giurassiana.

Altri sviluppi

“Siamo in contatto con grandi gruppi orologieri interessati al nostro acciaio riciclato. Per l’industria orologiera svizzera, la regionalizzazione della produzione sarà senza dubbio la parola d’ordine dei prossimi decenni”, afferma Raphaël Broye. Il prossimo obiettivo del proprietario di Panatere è la costruzione nella regione di un forno industriale solare del costo di circa 10 milioni di franchi. In teoria, sarà allora possibile utilizzare all’infinito l’acciaio riciclato che non ha lasciato la Svizzera.

orologio
Circular 1, il primo orologio fabbricato con l’acciaio riciclato delle aziende dell’Arco giurassiano. idWatch.ch

Il primo orologio in acciaio riciclato al 100%

La start-up ID Genève ha appena lanciato il primo orologio realizzato con questo acciaio riciclato. I 300 pezzi del modello Circular 1 sono stati venduti in meno di 48 ore durante una campagna di finanziamento partecipativo nel dicembre 2020. Venduto al prezzo di 3’500 franchi, questo orologio con l’etichetta “Circular Swiss Made” ha, oltre alla sua cassa riciclata, un movimento automatico ricondizionato e un cinturino in vinaccia.

“Abbiamo avuto un eccellente feedback dai nostri clienti. La maggior parte di loro sono dei millenial che vogliono mostrare il loro attivismo al polso, e non semplicemente indossare un oggetto ostentato che simboleggia la ricchezza”, sottolinea Nicolas Freudiger, co-fondatore di ID Genève.

Nicolas Freudiger
Nicolas Freudiger, co-fondatore di ID Genève. idWatch.ch

Oggi, gran parte della clientela tradizionale dell’orologeria svizzera, in particolare nei Paesi asiatici, è ancora scettica all’idea di indossare orologi di prestigio realizzati con materiali riciclati, riconosce Nicolas Freudiger. Tuttavia, diversi studi mostrano che la sostenibilità sta diventando un fattore sempre più importante nei criteri di acquisto di un orologio, anche nel segmento del lusso.

A Reconvilier, Alexandre Haussener crede che la tendenza sia iniziata ed è fiducioso sul futuro della sua attività. “Ci stiamo muovendo verso un’industria orologiera molto più ecologica e sostenibile. Sono convinto che tra qualche anno l’acciaio riciclato diventerà lo standard per la maggior parte degli orologiai svizzeri”, pronostica.

Traduzione dal tedesco: Luigi Jorio

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